Macaluso e la bella stagione al Tolfa: “Mi piace lavorare sul campo, valorizzare i giovani la nostra vittoria”

Macaluso e la bella stagione al Tolfa: “Mi piace lavorare sul campo, valorizzare i giovani la nostra vittoria”

A cura di Francesco Mancini

Dopo diversi anni di alto livello tra campionato e Coppa Italia, nessuno, ai nastri di partenza, avrebbe immaginato che il Tolfa potesse confermare l’ennesima stagione ai vertici.

I biancorossi sono tra le migliori realtà della Promozione per risultati ottenuti e, nonostante il cambio di progetto ad inizio anno, non hanno voluto ridimensionare le proprie ambizioni.

La partenza di diversi senatori, sostituiti da ragazzi ben più giovani, si è rivelata una scelta vincente. Una squadra così frizzante e dall’età media molto bassa non poteva che essere allenata da un tecnico molto giovane, che ha già dimostrato le proprie capacità: Roberto Macaluso.

I collinari, a quattro giornate dalla fine, possono ancora sognare il primo posto e durante l’intero anno, hanno dimostrato grande organizzazione di gioco, comportandosi bene anche negli scontri diretti.

Una stagione che, comunque andrà a finire, sarà da incorniciare, grazie anche all’immancabile sostegno di una delle tifoserie più appassionate di tutto il calcio laziale.

Mister Macaluso, intercettato dai nostri microfoni, ci ha parlato di questa bellissima annata, vissuta a Tolfa fino ad ora.

Buongiorno mister, partirei dalla vittoria sofferta, arrivata in rimonta nell’ultima giornata contro il Fregene Maccarese. 

“Sapevamo di affrontare una squadra molto motivata, in corsa per centrare la salvezza.

Inizialmente, abbiamo avuto un approccio superficiale alla gara e siamo passati in svantaggio, rischiando anche di subire il secondo gol. 

Fortunatamente, il gol di Nuti ci ha dato la scossa giusta. 

Nel secondo tempo, abbiamo mantenuto il controllo del gioco, riuscendo a trovare la vittoria, che ci fa credere ancora in un mezzo miracolo per aspirare al primo posto.”

Come sta la squadra quando mancano ormai poche partite alla fine del campionato? 

“Fisiologicamente, siamo un pò stanchi, come penso lo siano tutte le squadre a fine anno. Vogliamo ottenere il massimo da qui alla fine, sogniamo il primo posto ma comunque vogliamo centrare la zona podio. 

Stiamo ottenenedo degli ottimi risultati, considerando la nostra squadra. A inizio anno, tanti giocatori grandi sono andati via, sostituiti da ragazzi più giovani. 

Abbiamo un’età media sui 21 anni, in panchina due 2007 e tanti under in campo dal primo minuto. 

Da questo punto di vista, è stata una vittoria.”

Forse per quello che era il vostro gruppo, siete andati anche oltre ogni più rosea aspettativa. C’è però un pizzico di rammarico per aver perso quei due o tre punti che vi avrebbero potuto portare, ancora più convintamente, verso il primo posto?

“Naturalmente si. Peccato per qualche pareggio di troppo in casa.

Siamo comunque molto soddifatti del lavoro fatto sul campo e non pensavamo di fare un campionato del genere.

Ci stavano diverse squadre più attrezzate di noi a inizio anno.”‘

Siete la migliore difesa del campionato. Quale aspetto del tuo gioco ti ha reso più soddifatto? 

“I risultati ottenuti sono merito di tutto lo staff, Antonio Carucci, Matteo Masini, Gianluca Genili e Danilo Boriello. Grazie anche al loro lavoro, abbiamo sempre fatto delle belle partite, non sfigurando nemmeno nelle trasferte più difficili della stagione. 

La difesa l’abbiamo organizzata bene, anche se nelle ultime partite abbiamo subito più gol. 

I ragazzi sono stati eccezionali nel seguire i nostri insegnamenti, nonostante molti siano giovanissimi e inesperti in categoria.”

Se lo aspettava di poter fare così bene, nonostante i tanti giovani in rosa? Parte del merito va al sostegno dei vostri tifosi, sempre presenti allo stadio?

“Il pubblico sicuramente è la nostra arma in più. La scelta di giocare di pomeriggio è stata mirata, per avere sempre 500 o 600 tifosi.

Il Tolfa è da anni che sta lavorando bene. Quest’anno si è scommesso su un progetto diverso: noi abbiamo cominciato a testa bassa, superando le difficoltà iniziali. 

Abbiamo un bel gruppo, siamo riusciti a valorizzare i giocatori, che adesso sono molto richiesti anche in categorie superiori.”

Due domande sul futuro. Quello più vicino, ovvero la sfida al Borgo Palidoro e quello più lontano, ovvero il prossimo anno. 

“Conosco il Borgo Palidoro, dato che li abbiamo affrontati anche in Coppa. Noi cercheremo di fare il nostro, consapevoli che loro hanno giocatori che possono cambiare la partita in ogni momento. 

 Abbiamo ancora un barlume di speranza sul primo posto o comunque sul secondo, puntando a un possibile ripescaggio. 

Per ora, penso solo alla stagione in corso. Non ho ancora parlato con la società, ma ci penseremo con calma. Abbiamo una bella base da cui partire e io amo molto lavorare con i giovani.”