A cura di Antonio Gennaro
In vista della prossima giornata di campionato nei Giovanissimi Elite, abbiamo avuto il piacere di intervistare uno degli allenatori più rappresentativi di questa categoria.
Siamo parlando dell’allenatore dell’Atletico Fidene, Andrea Marini, soprannominato il “maestro” per via delle sue capacità organizzative riconosciute, sia fuori dal campo che dentro gli spogliatoi dai suoi giocatori.
Mister Marini, avete vissuto una fase iniziale a dir poco esaltante.
Nell’ultimo periodo invece siete reduci da qualche difficoltà.
Quali rimangono le vostre ambizioni?
“Il nostro obiettivo rimane quello di inizio stagione: cercare di migliorare sempre giocando un buon calcio e magari riuscendo anche a toglierci qualche soddisfazione.
Cosa che abbiamo fatto proprio nella parte iniziale vincendo partite sulla carta piuttosto difficili. Avremmo potuto avere qualche punto in più ma non ci lamentiamo, i ragazzi imparano continuamente dai propri errori e sono fiduciosi di fare buone prestazioni.
Con la speranza magari di ottenere qualche vittoria in più nelle partite che disputeremo”.
Dopo l’ottima vittoria contro il Cor 2005, ora affronterete il Ladispoli.
I propositi sono quelli di ripetere la buonissima prestazione dell’andata?
“Si, ci piacerebbe molto ripeterci sia per il calcio che abbiamo espresso che per il risultato che ci ha visto vincitori.
A mio avviso, quella dell’andata è stata finora la nostra miglior partita giocata.
Ovviamente non sarà facile contro di loro, ma mantenendo la massima umiltà siamo consapevoli dei nostri mezzi e di potercela giocare con chiunque”.
Rimanendo in tema, immagino non sia facile allenare un gruppo di giovani e riuscire a farli rimanere con i piedi per terra.
Come si stanno rapportando a questa categoria i suoi ragazzi?
“Ricordiamoci che parliamo di ragazzi di 14 anni.
Non è sempre facile riuscire a fargli mantenere un profilo basso, sia perché è normale che i ragazzi si esaltino, sognino e pensino in grande anche dopo belle partite e sia perché alle volte sono allo stesso tempo esaltati dai loro stessi genitori, che sognano insieme a loro.
All’inzio dopo gli ottimi risultati è successo proprio questo, ma ho la fortuna di insegnare ad un gruppo di ragazzi sempre disponibili ad imparare e a capire dove sbagliano.
Inoltre sta a me riuscire ad indirizzarli nella strada giusta e quindi laddove ci sono degli errori spesso le colpe sono anche le mie.
Ritengo che sin qui abbiano avuto un ottimo approccio a questa categoria e spero che ci possano essere sempre margini di miglioramento per loro”.
Infine, le chiedo quali sono le vostre aspirazioni per il torneo “Beppe Viola” che si terrà a metà maggio
“Questo torneo è molto importante , è un’ottima vetrina, dove partecipano le migliori squadre del Lazio, quindi sarebbe davvero molto bello per noi riuscire a prendervi parte.
Sarebbe per noi motivo di grande gioia ben figurare in una simile kermesse, consapevoli di poter fornire prestazioni di un certo livello”.