SETTEBAGNI, SENTI MASSIMI: “I VALORI USCIRANNO FUORI, MA NEL FRATTEMPO CI DIVERTIAMO NOI..”

SETTEBAGNI, SENTI MASSIMI: “I VALORI USCIRANNO FUORI, MA NEL FRATTEMPO CI DIVERTIAMO NOI..”

Di Alessandro Bastianelli.

Dieci punti nelle prime cinque partite, lo sfizio di battere l’Accademia e di fermare la Pro Calcio Tor Sapienza.

Settembre e Ottobre ci hanno consegnato un Settebagni in forma strepitosa, vera sorpresa del girone A.

A trainare i biancorossi, c’è Carlo Massimi, un passato alla Boreale e nella Juniores Regionale, un presente a difendere quell’Elite conquistata appena pochi mesi fa sul campo, in un girone di ferro.

Siamo andati a intervistarlo per capire meglio l’atmosfera nello spogliatoio biancorosso.

Buona sera Massimi, il Settebagni è stato la vera sorpresa delle prime cinque giornate di campionato.

Volete continuare a volare alto o pensate solo alla salvezza?

«Magari rischio di essere ripetitivo, ma noi pensiamo assolutamente a raggiungere la salvezza il prima possibile.

È ancora poco quel che abbiamo fatto, e sono sicuro che prima o poi i veri valori verranno a galla, per ora però sono molto contento di come stiamo sfruttando la situazione di equilibrio: abbiamo avuto merito nello sfruttare quelle singole situazioni che, in alcuni momenti della gara, volgevano dalla nostra parte.

Siamo consapevoli che prima o poi le “grandi” dimostreranno il loro valore: però se mi richiami a Gennaio e siamo ancora tra i primi posti, magari potrò essere meno ripetitivo… (ride ndr)».

Il Settebagni è una squadra che corra e lotta come poche in campionato. È solo questo il vostro punto di forza o avete un ingrediente segreto?

«L’aspetto tattico e atletico è sicuramente la parte evidente del nostro lavoro, abbiamo un gap tecnico con le rivali e stiamo lavorando nella giusta direzione per colmarlo.

In più ti dico che abbiamo un gruppo eccezionale: stiamo costruendo un rapporto fantastico fra tutti noi, e ti assicuro che non è una frase fatta. Contro l’Accademia, ho visto ragazzi che hanno giocato pochi minuti sino a oggi esultare come se avesse segnato la loro squadra del cuore.

D’altra parte, stiamo anche raccogliendo ciò che di buono abbiamo seminato la scorsa stagione, quando abbiamo vinto il campionato con 6-7 elementi ’98 che oggi sono pronti per un campionato di Elite».

E magari il senso di riscatto di alcuni giocatori come Cameo.

«Ho messo in campo Dario sperando proprio di avere qualche soddisfazione particolare, tanto per me quanto per lui..

Si è creata una situazione che non ci aspettavamo di poter sfruttare a nostro vantaggio, ma il senso di rivalsa deve nutrire il nostro orgoglio ed il nostro carattere».

Le grandi nel girone A stanno stentando, alcune le avete anche fermate voi.

Che spiegazioni dai?

«Me lo sono chiesto anche io, questa classifica sembra molto strana anche a me.

Certi risultati sono incomprensibili, non mi aspettavo certi passi falsi della Vigor o della Tor Tre Teste. Forse è causa del livellamento verso il basso del campionato: anche le grandi faticano e c’è questo apparente equilibrio.

Ripero però: i veri valori sono ancora nascosti, è presto per fare profezie».

Oltre alla salvezza, la società ti ha chiesto qualcosa in particolare?

«Se in questa categoria non punti a valorizzare e far crescere i ragazzi anche a livello individuale, per cosa giochi a fare?carlo-massimi

Noi ci vogliamo salvare, ma il risultato non deve andare tutto a scapito della crescita. Ci vuole equilibrio e attenzione ai dettagli per fare una buona stagione in tutti gli ambiti, dal risultato del campo alla crescita individuale».

Un tuo pronostico: chi vedi bene nella lotta finali? E dove metti il Settebagni?

«Posso parlare soprattutto per quel che ho visto: Tor Sapienza, Boreale e Accademia le ritroveremo lì sopra anche a fine campionato, si giocheranno le finali senza alcun dubbio.

Oltre a loro vedo bene l’Urbetevere, il Certosa e anche il Civitavecchia, con Vigor Perconti e Tor Tre Teste che cambieranno sicuramente marcia.

C’è una qualità molto alta e diffusa in questo girone, per questo ripeto il mio mantra: prima la salvezza, poi ci togliamo qualche soddisfazione, anche se ci stiamo divertendo molto anche adesso..».