OSTIA MARE, SENTI GRECO: “DIFFICILE LASCIARE MALTA, MA AI BIANCOVIOLA NON POTEVO DIRE NO”

OSTIA MARE, SENTI GRECO: “DIFFICILE LASCIARE MALTA, MA AI BIANCOVIOLA NON POTEVO DIRE NO”

A cura di Roberto Matrisciano

Il ritorno.

Dopo quattro anni passati a Malta, sulla panchina degli Sliema Wanderers, Alfonso Greco è tornato in Italia. Il tecnico lidense ricomincia proprio dalla sua Ostia, città dove è cresciuto calcisticamente e non, e la chiamata della società biancoviola ha rappresentato l’unico motivo per cui avrebbe davvero lasciato Malta, lì, dove tiene stretto dei ricordi indelebili, e un’esperienza, a suo dire, fantastica e formativa.

Giocatore dal notevole passato, basti ricordare che il suo esordio è avvenuto con la Lazio in Serie A, ora tecnico collaudato e anche vincente.

Insomma, la società del Presidente Lardone riparte da un allenatore esperto e preparato, che dovrà raccogliere l’eredità lasciata da Chiappara nel suo biennio, con un’ Ostia Mare che a fasi alterne è stata protagonista anche nelle prime piazze.

All’indomani dell’uscita dei calendari, ecco le prime impressioni di mister Greco ai microfoni di Sportinoro.

 

Mister, ormai ci siamo, manca davvero poco per l’inizio del campionato.

Quali sono le sue prime impressioni dopo i primi giorni alla guida di questo nuovo gruppo.

” L’impatto è stato senz’altro positivo, anche perché i ragazzi stanno mostrando tutti massima disponibilità, rendendo molto più facile il mio inizio.

Questa è una squadra quasi totalmente nuova, dunque mi sembra ovvio che ci vuole anche del tempo per conoscerci meglio sotto il profilo caratteriale, ma è stato importante ritrovare capitan D’Astolfo, che avevo già avuto a Pomezia, così come gli altri calciatori rimasti, tutti ragazzi affidabili ed esperti, che contribuiranno anche a seguire ed e aiutare la crescita dei più giovani.

Le tante novità naturalmente si possono riflettere anche per quello che riguarda il trovare il giusto equilibrio in campo, ma sono fiducioso perché stiamo lavorando bene.

Intanto fino ad ora non ci sono stati infortuni, e per un allenatore è sempre un’ottima cosa “.

Quest’anno si prospetta un girone molto interessante, con squadre sarde, umbre, abruzzesi e laziali a darsi battaglia.

Cosa pensa del vostro girone ?

” È intrigante, perché a differenza degli altri anni c’è un bel mix di squadre provenienti da più regioni e sarà senza dubbio un bel campionato, combattuto ed equilibrato.

Andremo a giocare anche in piazze importanti e calorose, basti pensare a L’Aquila ed Avezzano ad esempio.

Dal canto nostro ci dovremo far trovare subito pronti, perché nelle prime giornate avremo dei banchi di prova importanti, basti pensare a Monterosi, L’Aquila e Rieti “.

Dopo un quinto e un decimo posto sotto la gestione di Chiappara, il Presidente le ha lasciato intendere quali possono essere gli obiettivi della società quest’anno ?

” L’obiettivo naturalmente è di disputare un buon campionato e concentrarci molto sulla crescita dei giovani calciatori, che sono una grande risorsa per una società come l’Ostia Mare, da sempre attenta sotto questo profilo.

Poi molto dipenderà anche dalla forza del girone in generale, e questo aspetto mi incuriosisce molto perché salvo qualche apparizione sporadica qui all’Anco Marzio, sono stato quattro anni lontano dal nostro calcio, dunque non posso ancora conoscere nel dettaglio ogni avversaria “.

Lei ha allenato per quattro anni o quasi a Malta, precisamente negli Sliema Wanderers, vincendo all’ultimo anno anche la coppa nazionale.

Che tipo di esperienza è stata quella maltese ?

” Assolutamente positiva.

Sono stati anni importanti per la mia carriera, che mi hanno aiutato ad arricchire il bagaglio professionale e culturale.

Allenavo giocatori che provenivano da ogni parte del mondo, con culture e lingue totalmente diverse tra loro, e riuscire a creare un bel gruppo è stato ancora più soddisfacente e stimolante.

Ho trovato e lasciato tanti amici, tanti bei ricordi e non è stata una decisione semplice andare via “.

Allora cosa o chi è stato a motivarla o convincerla a prendere questa decisione ?

” Se da un lato ero pienamente soddisfatto, dall’altro avevo voglia di rimettermi in gioco, ma non lo volevo fare in un posto qualsiasi, altrimenti non me ne sarei mai andato via da Malta.

Volevo tornare vicino casa, poi si è venuta a creare questa occasione e non potevo certamente dire di no.

Tornare ad Ostia, nella mia città, era quello che volevo, non solo per riavvicinarmi alle mie origini ma anche perché l’Ostia Mare è una società importante e seria.

Qui c’è tutto per fare bene, dalla struttura alle persone che ci lavorano e non vedo l’ora di iniziare a fare sul serio “.

Ha già pensato su come schierare la squadra ?

” Ero convinto di un’idea, ma per ora l’ho accantonata, questo per dire che alla fine i moduli tattici hanno si la loro valenza, ma fino ad un certo punto, perché non ti puoi fossilizzare unicamente su una tua idea o convinzione.

In tutti questi anni ho capito che è sicuramente più produttivo schierare la squadra in base alle caratteristiche dei giocatori che imporre sempre e solo un modo di giocare, e io penso che questo aspetto debba essere una prerogativa per un allenatore.

Lo spirito di quadra, l’abnegazione e l’aiutarsi in mezzo al campo, questi sono i fattori che contano più di ogni altra cosa, poi è chiaro che fra qualche giorno avrò le idee più chiare anche sul modulo “.

Il fatto che lei sia un lidense doc, pensa che possa avvicinare ulteriormente la gente all’ “Anco Marzio” ?

” Speriamo, ci conto, anche perché il pubblico rappresenta sempre quella spinta in più, determinante per ogni calciatore.

Anche il mio vice Bucciarelli è di Ostia, così come Bellini, dunque i lidensi non mancano di certo, e mi auguro che tra amici e conoscenti questa cosa possa portare ancora più gente allo stadio “.