P.C. TOR SAPIENZA, MASI VOLTA PAGINA: “DIMENTICHIAMO GAETA CON L’IMPEGNO”

P.C. TOR SAPIENZA, MASI VOLTA PAGINA: “DIMENTICHIAMO GAETA CON L’IMPEGNO”

Sono stati la novità di inizio stagione, prendendosi la testa della classifica per due volte ai danni della Vigor Perconti, ora però vivono un momento delicato.

I gialloverdi di Maurizio Masi, sabato scorso, non hanno saputo reagire ai fatti del Castelli contro il Gaeta – per la zuffa il Giudice Sportivo ha assegnato la vittoria a tavolino al Gaeta – cedendo per 3 – 0 al Dilettanti Falasche, ma adesso è ora di voltar pagina.

Il proclama settimanale spetta all’artefice di questo gruppo, Maurizio Masi, che chiede al suo P.C. Tor Sapienza di dimenticare in fretta la baruffa contro i biancorossi di Melchionna per tornare ad esprimersi sui soliti livelli.

Maurizio Masi, nelle ultime giornate avete registrato una flessione, non vincete da due partite. Hanno influito gli episodi della gara interna con il Gaeta?

Si, sicuramente siamo stati influenzati negativamente, gli episodi di due settimane fa hanno condizionato l’aspetto psicologico dei ragazzi.

Il Villa Claudia è un campo difficile e andare senza cinque giocatori, con il gruppo mentalmente scosso, ti fa pagare dazio, ma sapevamo che sarebbe potuto essere così.

Adesso dobbiamo reagire a quel che è successo.

Che idea si è fatto degli episodi relativi a P.C. Tor Sapienza – Gaeta?

È difficile dare colpa all’uno o all’altro, nel marasma generale la responsabilità è di tutti e io non voglio scaricare nulla, solo riportare tranquillità nel mio gruppo e nell’ambiente.

Quelle sono scene che non vorrei mai vedere su un campo di calcio, c’è stato un nervosismo esasperato che ha portato ad episodi che nulla centrano col calcio.

Noi ci siamo innervositi perché stavamo perdendo, allo stesso tempo loro sono stati abili a sfruttare questa situazione creando quel nervosismo che poi è sfociato nella zuffa che ha portato alla sospensione del match.

Io guardo ai miei ragazzi, dobbiamo stare attenti alle provocazioni perché reagendo così facciamo solo il gioco degli avversari. C’è stata una provocazione, ma non ci giustifica nella maniera più assoluta.

Qual è la parola d’ordine per reagire?

Quello su cui spingo molto è l’impegno costante negli allenamenti, se non lavoriamo bene in settimana poi il sabato non raccogliamo nulla.

Adesso siamo ancora in “convalescenza”, ma soltanto mettendoci con la testa sul campo e lavorando duramente e con impegno ci rialzeremo.

Sono sicuro che la reazione è nelle corde dei ragazzi già da questo sabato.

Passiamo ad altro.

Il Girone B è un raggruppamento molto livellato ed equilibrato, quali sono le formazioni più temibili per lei?

Ha detto bene, questo è un girone molto insidioso, non a caso ci sono molte squadre, anche poco accreditate alla vigilia del campionato, che stanno facendo bene.

Al di là della Vigor Perconti, che è la favorita, a me ha fatto un’ottima impressione l’Atletico 2000, formazione molto compatta, senza grosse individualità ma caratterizzata da un ottimo contesto di squadra e da una grande organizzazione tattica.

Non dimentico inoltre che lì dietro c’è la Tor Tre Teste, che è tornata a vincere e sicuramente reciterà un ruolo da protagonista.

In cosa deve migliorare invece il P.C. Tor Sapienza?

Noi dobbiamo imparare a gestire l’entusiasmo.

Dopo le buone prestazioni e le vittorie di inizio campionato, a volte siamo stati troppo superficiali specchiandoci nelle nostre capacità, ma questo è un girone in cui le partite vanno affrontate tutte allo stesso modo, non importa se di fronte c’è la Vigor Perconti o il Gaeta.

È un girone livellato e con una forte componente ambientale e caratteriale, i risultati negativi e positivi possono arrivare con tutti e dobbiamo adattarci a questa situazione offrendo sempre, ogni sabato, la stessa intensità di gioco e voglia di vincere.

Sabato vorrei che i miei ragazzi ritrovassero il carattere che ci è mancato contro il Falasche e contro il Gaeta, d’altronde l’Unipomezia sta facendo bene ed è in serie positiva da sei turni e soltanto giocando al massimo riusciremo a far bene.