Petroccia esalta il Villalba: “Società top, vincere il campionato dipende solo da noi…”

Petroccia esalta il Villalba: “Società top, vincere il campionato dipende solo da noi…”

Il Villalba Ocres Moca lo ha scelto per inserire in un contesto di già pregevole fattura quell’elemento in grado di garantire maggiore fluidità alla manovra della formazione di De Filippo e sin qui la scelta si sta rivelando azzeccatissima.

Michele Petroccia, come peraltro tutti i suoi compagni di squadra, conosce perfettamente l’obiettivo del club.

Dopo la cocente delusione della scorsa stagione ed il salto di categoria sfumato all’ultima curva, la società dei presidenti Scrocca e D’Autilia è ripartita con ancor maggiore convinzione e ferocia quest’anno.

Un entusiasmo ed un amore genuino per i propri colori che ha finito per contagiare tutti i calciatori che sono approdati in via Pantane, ultimo in ordine di arrivo l’ex centrocampista del settore giovanile romanista, da anni ormai pezzo pregiato del nostro calcio regionale.

“Non nascondo che, dopo la separazione con la Boreale, avevo ricevuto anche altre offerte, ma a convincermi a tornare in Promozione dopo l’esperienza di qualche anno fa con il Città di Ciampino è stato il progetto che mi è stato illustrato fin dal primo incontro – spiega ai nostri microfoni Petroccia – La società non ha altri obiettivi che vincere questo campionato e tornare in Eccellenza e questa fame di successi mi ha immediatamente contagiato.

I Presidenti  Scrocca e D'Autilia
I Presidenti
Scrocca e D’Autilia

Più passano le settimane e più mi convinco che la scelta è stata giusta: qui ho trovato una società seria, organizzata anche in quei piccoli dettagli che però fanno la differenza, ed un’atmosfera sana e genuina anche sugli spalti”.

Dal suo arrivo, il Villalba ha sempre vinto.

“Parlare di talismano mi sembra esagerato – ride il regista – La squadra era già prima in classifica prima della mia firma.

Ad un gruppo che mi ha accolto benissimo fin dal primo momento credo di aver portato in dote, oltre alle mie caratteristiche tecniche, quel pizzico di esperienza che ho maturato negli anni.

Forse alla squadra mancava un uomo capace di dettare i tempi della manovra e non costringesse altri ragazzi, vedi Silvestrini, a snaturarsi.

Il nostro girone?

Mi sembra molto tosto, fisico, anche se non è equilibrato.

Il Villalba, per esempio, già adesso potrebbe figurare bene nella categoria superiore, mentre le formazioni in lotta per non retrocedere pagano un certo gap nei confronti delle migliori sotto il profilo tecnico.

Complessivamente comunque posso dire che il livello del campionato è cresciuto, mentre quello dell’Eccellenza si è di riflesso abbassato”.

Essere chiamati a recitare un ruolo primario non spaventa l’ex metronomo di Cisco Roma e Lupa Frascati.

“Fin qui tutte le squadre che abbiamo affrontato si sono chiuse contro di noi, ma noi dobbiamo essere preparati anche a portare a casa anche le cosiddette vittorie “sporche”.

D’altronde, se tutti dicono che sei la squadra da battere, le altre tenderanno a giocarsela alla morte contro di te.

Questo però deve essere uno sprone per noi”.

Sabato si arriva al fatidico giro di boa e l’ultima gara del girone di andata coincide con una trasferta sul campo della Vigor Perconti tutt’altro che agevole.

“A parte Mirko (Trinchera, ndr) che di recente ha firmato per loro, li conosco poco – ammette Petroccia – A sensazione credo siano una squadra composta da giovani bravi.

Vengono dalla vittoria a Cantalice, campo non facile.

Guai a sottovalutare loro ed anche il fatto che si tratterà dell’ultima partita prima della sosta, un’insidia in più perchè i giocatori, inconsciamente, tendono a staccare la spina.

Noi dovremo essere bravi a non farlo.

Giocando bene o giocando male, sarà fondamentale conquistare la vittoria.

La Vigor Perconti, così come tutte le squadre che affronteremo fino a maggio, contro di noi proverà a fare bella figura, ma noi dovremo essere più forti di tutto.

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Petrucci, il capitano del Villalba

Le pressioni?

Fermo restando che non parliamo di Serie A o di Champions League, per me vedere che ogni domenica gli avversari sono lì, pronti ad aspettarti per dare il meglio di sé, rappresenta un fattore stimolante.

D’altronde, all’interno dello spogliatoio noi tutti siamo consapevoli del fatto che la società ha puntato su di noi per vincere, altrimenti avrebbe scelto altri calciatori.

Tra i miei compagni tanti li conoscevo, altri sono stati una piacevole sorpresa.

Penso, ad esempio, a gente come capitan Petrucci, a Pomposelli o allo stesso Prioteasa che mi hanno subito fatto un’ottima impressione”.

Il Villalba sta facendo benissimo, ma è tallonato da breve distanza da squadre come Vicovaro, Fiano Romano e Pro Roma che non sembrano intenzionate a mollare la presa.

“Con il dovuto rispetto che si deve portare nei confronti di tutti gli avversari, io penso che l’esito di questo campionato dipenda unicamente da noi.

Mi spiego meglio: se faremo il nostro dovere, per le altre ci sarà ben poco da fare – riflette il centrocampista dei tiburtini – I rivali devono sperare in una domenica no da parte nostra, altrimenti penso sia dura batterci.

petroccia

La Coppa Italia?

Non la tralasciamo, anzi.

Non dimentichiamo che vincerla ti permette di salire subito in Eccellenza ed inoltre può permettere al mister di far giocare di più quei ragazzi che ahnno avuto fin qui meno spazio in campionato.

Io poi non l’ho mai alzata al cielo e la cosa non mi dispiacerebbe affatto (sorride)…”.

 

 

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