Remia, un gol per ritrovarsi. Vigor Perconti al’inglese sulla Boreale

Remia, un gol per ritrovarsi. Vigor Perconti al’inglese sulla Boreale

Di Emanuele Rossilli.

Juniores Elite: Boreale – Vigor Perconti 0-2

Boreale: Tonanzi, Portaro (9’st Englaro), Morgante, De Riggi, Buffa, Della Rosa, Sette (26’st Cini), Pantalani (1’st Arenella), Sheric (44’st Angelini), Di Maggio, Centrella  A disposizione: Migliorini, Mazzini, Scarpelli  All.: Vazzoler (Radi squalificato)

Vigor Perconti: Caprarelli, Morazio, Indino, Remia, Paradisi, Djengue, Perozzi (41’st Caccia), Marconi (21’st Barbarisi), Taormina (38’st Palladino), Kouan, Cuna (37’st Pasquetto)  A disposizione: Marcelli, Villani, Cecchetti  All.: Bellinati

Arbitro: Alessandro Vallocchia di Rieti

Note:  Ammoniti: Taormina (V), Sheric (B), Barbarisi (V), De Riggi (B), Palladino (V). Espulsi Palladino e Morgante a partita conclusa dopo una rissa  Rec 0’pt, 3’st

Marcatori: 42’pt Cuna, 24’st Remia

Primo Tempo – Dopo il minuto di silenzio prepartita, rispettato dalle squadre in campo e dalle tribune, il direttore di gara Vallocchia dà il via alla gara.

Dopo una iniziale fase di studio, i primi a bussare alla porta avversaria sono i ragazzi in blaugrana e lo fanno al 12’pt: da una palla spazzata male dalla difesa della Boreale, spunta Morazio al limite dell’area che calcia di destro un gran tiro al volo. La sfera si spegne di poco a lato: tira un sospiro di sollievo Tonanzi controllando.
Risponde subito Di Maggio al 13’pt con una punizione da centro campo. Il capitano di casa non si fa intimorire dalla distanza e vede Caprarelli leggermente fuori dai pali: tira direttamente in porta. La parabola si abbassa all’ultimo e per poco non beffa il portiere della Vigor che sorpreso osserva impietrito la sfera che sfiora la rete.

Nonostante i ritmi di gioco siano altissimi, le squadre non costruiscono significative azioni da goal. La gara si gioca soprattutto al centrocampo e le difese chiudono bene ogni spazio alle punte avversarie.

La partita si sblocca al 42’pt in favore della Vigor. Da una azione insistita, il centrocampo blaugrana apre per Paradisi che disegna un corner diretto sul secondo palo. Stacca di testa Cuna dimenticato dalla difesa che colpisce di testa e batte Tonanzi. Stilisticamente molto bella la rete del numero 11 della squadra ospite

Termina con il risultato di 1 a 0 e senza recupero la prima frazione di gara.

Secondo tempo – Comincia con un altro piglio la Boreale che spinge subito sull’acceleratore. La prima occasione arriva al 7′ con punizione dal limite di capitan Di Maggio. Bella la parabola a rete che scavalca la barriera ma è splendida la risposta di Caprarelli che in tuffo blocca la sfera e salva la propria porta.

Un’ altra occasione della squadra di casa arriva all’11’st. La buona apertura di Di Maggio sulla sinistra trova Centrella che controlla e punta la porta. Esce bene l’estremo difensore blaugrana che gli chiude lo specchio al momento del tiro. La sfera termina sul fondo.

Proprio nel momento di maggiore difficoltà, la Vigor trova il raddoppio con Remia. Da calcio da fermo è ancora Paradisi che si veste da assistman pennellando come un pittore il cross per il numero 4 blaugrana. Ottima la spizzata del difensore che batte Tonanzi al 24’st. È un goal, questo, che ha il sapore doppiamente dolce: Remia lo scorso anno ha subito un brutto infortunio che l’ha tenuto fuori dal campo per parecchio tempo. La rete di oggi è il segnale di una ritrovata forma fisica ora che la sfortuna è stata gettata alle spalle.

Un’altra occasione per chiudere la partita per la squadra ospite arriva verso gli ultimi minuti di gioco. Al 45’st il velo di Palladino smarca Barbarisi che controlla e tira ma in tuffo Tonanzi gli dice di no mandando la palla a lato.

Termina con 3 minuti di recupero e una rissa a partita conclusa una gara all’insegna del numero 4. Con quella di oggi infatti sono quattro di fila le gare senza subire reti e altrettante le vittorie consecutive per la Vigor. La Boreale ha provato a reagire ma non ha trovato la rete. Gara completamente da dimenticare per il direttore di gara Vallocchia che è stato autore di molte sviste e falli invertiti.