Semprevisa, parla Coluzzi: “Per il quarto posto si fa dura, ma è un obbligo crederci ancora”

Semprevisa, parla Coluzzi: “Per il quarto posto si fa dura, ma è un obbligo crederci ancora”

A cura di Roberto Matrisciano

È il miglior cannoniere della squadra e da sei anni veste la maglia biancoverde della Semprevisa. I suoi gol alla fine potranno valere quel quarto posto tanto inseguito e che a fine stagione potrebbe voler dire play-off. Alessandro Coluzzi, votato come Top Player del ventiquattresimo turno, racconta ai microfoni di Sport in Oro la stagione vissuta fino ad ora a Carpineto Romano, sempre, naturalmente, con uno sguardo rivolto al futuro.

Alessandro, il Sermoneta è in finale di Coppa Italia, e se dovesse vincere la competizione libererebbe il famoso posto valido per i play-off.

Al netto di questi fatto, quanto brucia il pari interno di Domenica con il Nettuno?

“È stata una partita strana, noi al primo tiro siamo andati in svantaggio e poi la gara è stata fortemente condizionata da alcune decisioni arbitrali molto dubbie.

Ad esempio, l’espulsione di Brasiello a fine primo tempo ancora non l’ho capita.

Loro vivono un grande momento di forma, ma noi siamo stati bravi a rimontare lo svantaggio nonostante l’inferiorità numerica.

Quest’anno in casa non siamo brillanti come in alte stagioni e abbiamo lasciato per strada già tanti punti, ma quello di Domenica con il Nettuno, visto come si erano messe le cose, è un punto guadagnato”.

La quarta posizione del Pro Roma però, è distante solo due punti, e dunque tutto è ancora possibile…

“Adesso la situazione si è complicata ulteriormente, anche perché da qui alla fine del campionato abbiamo tante sfide di vertice e tutte in trasferte, ad eccezione dallo scontro diretto con il Pro Roma che giocheremo in casa.

Sperare nella vittoria della Coppa Italia del Sermoneta e fare risultato in casa di Cavese, del Sermoneta stesso, La Rustica e  Team Nuova Florida è una combinazione piuttosto complicata, anche se noi abbiamo l’obbligo di crederci e senza dubbio ci proveremo fino alla fine”.

Anche perché in questa stagione non c’è il mal di trasferta come in passato…

“Esatto, è vero che abbiamo perso qualche punto di troppo a Carpineto, ma almeno in trasferta siamo andati abbastanza bene.

Forse riusciamo ad esprimerci meglio perché abbiamo più spazio e cerchiamo e troviamo spesso il contropiede, mentre in casa nostra molte squadre si sono chiuse spesso e volentieri”.

In Estate è stata costruita indubbiamente una buona rosa, ma la sensazione è che fin dall’inizio vi sia mancato il terminale offensivo per poter competere ad alti livelli

È veramente così?

“Senza dubbio con una punta di ruolo avremmo potuto avere almeno 6-7 punti in più, ma a mio avviso le prime tre sarebbero rimaste irraggiungibili, perché sono di gran lunga superiori, anche a livello di profondità.

Disponiamo di una difesa ed un centrocampo molto importanti, ma lì davanti ci è mancato sempre qualcosa, soprattutto dopo l’addio sa Dall’Armi, che non è stato poi rimpiazzato. 

È anche vero che qui a Carpineto Romano la società fa tanti sforzi per poter garantire sempre una buona competitività, e cercare di prendere un centravanti a Dicembre solo per sperare poi di arrivare quarti avrebbe potuto voler dire fare un passo più lungo di quello che si poteva fare”.

Da ben sei anni indossi la maglia della Semprevisa, assaporando anche il gusto della vittoria.

Personalmente sei soddisfatto di quello che hai ottenuto e dimostrato?

“Quest’anno si, fino ad ora sono molto contento del rendimento che sto avendo.

Ho dato molto e i risultati in parte lo stanno dimostrando.

In passato in alcuni frangenti magari si poteva fare qualcosina in più.

Rimasi soddisfatto del primo anno, poi nell’anno della retrocessione c’era sicuramente il margine per fare meglio e di più.

Il rammarico più grande infatti è proprio quello di non essere rimasti in Eccellenza, perché una volta che si scende di categoria dopo è davvero dura poter risalire”.

Ormai sei un giocatore importante qui, pensi che il tuo futuro possa essere ancora al “Galeotti”

“Come accennavo, questa è una piccola realtà, dove grazie alla passione si fanno dei sacrifici molto importanti, ed ogni anno le decisioni riguardo la squadra vengono sempre prese all’ultimo.

Se ci sarà un bel progetto rimarrò sicuramente qui, perché dopo tutti questi anni la sento come casa mia.

Valuterò altre possibilità solo se saranno molto più vantaggiose delle attuali sotto tanti punti di vista “.

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