VIAGGIO NELLA FAVOLA DEL CEDIAL LIDO DEI PINI, PANICCI: “A ME TOCCA IL RUOLO DEL LUPO CATTIVO”

VIAGGIO NELLA FAVOLA DEL CEDIAL LIDO DEI PINI, PANICCI: “A ME TOCCA IL RUOLO DEL LUPO CATTIVO”

Dopo una prima, positiva, stagione di apprendistato nell’elite del nostro calcio regionale, il Cedial Lido dei Pini è ripartito, seguendo pedissequamente i principi cardine che da sempre contraddistinguono il suo percorso: ambiente sano, professionalità ed una forte connotazione umana.

Chi entra al Chimenti ha da subito l’impressione di appartenere ad una grande famiglia, motivo per cui i giocatori fanno molta fatica ad intraprendere strade diverse ed anzi spesso rifiutano proposte magari più convenienti sotto il profilo economico, pur di restare in un luogo dove si sentono rispettati e protetti.

L’anno scorso, la matricola ardeatina sorprese numerosi addetti ai lavori esibendo un buonissimo calcio nel girone d’andata.

L’ultima fase del campionato, a salvezza da tempo raggiunta, fu invece contraddistinta da qualche passo falso di troppo.

Da queste considerazioni e gettando uno sguardo all’accattivante match di domenica prossima contro l’UniPomezia comincia la nostra chiacchierata con Aldo Panicci, tecnico e colonna portante del Lido.

 

Mister, avete cominciato la seconda stagione nel massimo campionato regionale sulla falsariga della prima.

“In realtà, abbiamo cambiato qualcosina rispetto allo scorso anno: under e modo di giocare, per esempio.

La gara contro l’Arce mi ha comunque soddisfatto e dato delle indicazioni per il futuro.

Loro hanno dimostrato di essere una squadra molto solida, fisica e che spesso fa uso del fallo sistematico per poi cercare di ripartire.

Credo che la nostra vittoria sia stata meritata, anche se potevamo e dovevamo chiudere prima il match.

In sintesi, dobbiamo migliorare in sede di finalizzazione”.

cristofari lido dei pini
Flavio Cristofari

Eppure, a farvi alzare le braccia al cielo è stato proprio il vostro finalizzatore per eccellenza, quel Flavio Cristofari sempre più leader della squadra.

“Con Flavio ormai ho esaurito gli aggettivi.

Ogni anno sembra per lui quello del canto del cigno, ma poi si rimette in gioco e fa anche meglio”.

Anche nel corso di questa estate ha ricevuto numerose e significative proposte, ma alla fine ha deciso di rimanere fedele alla causa.

“E’ dura staccarsi dal Cedial Lido dei Pini.

Questa è una società composta da persone perbene e che amano frequentarsi anche al di fuori del terreno di gioco.

Quando vedi il nostro patron e sponsor, Delio Chimenti, entrare in piscina e mettersi a giocare insieme ai ragazzi capisci che questo è davvero un ambiente favoloso.

cedial piscina
La squadra in piscina insieme a Delio Chimenti

Per i dirigenti va sempre tutto bene, a volte tocca a me fare il duro.

Diciamo che io sono il lupo cattivo (ride)…”.

Domenica farete visita all’UniPomezia.

Vi spaventa il fatto che la formazione di Catanzani non abbia vissuto un esordio fortunato a San Cesareo?

“Quando giochi la prima di campionato in trasferta, puoi spesso trovare delle difficoltà.

In più hanno cambiato molto, a cominciare dall’arrivo di Flavio (Catanzani, ndr) in panchina, ed è naturale che abbiano bisogno di tempo per rodarsi.

L’UniPomezia sulla carta è una squadra composta da nomi importanti e non penso che la sconfitta di domenica li spingerà a giocare una partita dai toni agonistici elevati.

Sia noi che loro cercheremo di far leva sulle nostre qualità e credo proprio possa venir fuori una bella gara.

Sia però chiara una cosa: noi a Pomezia non andremo per fare le vittime predestinate…”.

Tra voi e l’UniPomezia esiste un solo precedente e neppure molto felice per voi.

Che ricordi ha della partita che giocaste in via Varrone due anni fa?

“Fu un match strano, perdemmo due a zero, subendo in maniera piuttosto ingenua le loro reti.

Fu una punizione severa ma giusta, perchè peccammo di presunzione”.

Un errore da non ripetere.

“Nella maniera più assoluta.

Siamo consapevoli che andremo ad affrontare una delle favorite del campionato, quindi massimo rispetto e concentrazione”.

Molti ritengono che questo campionato sarà più equilibrato del precedente.

E’ d’accordo?

“In linea teorica è vero, basta scorrere i nomi dei calciatori delle varie squadre per ipotizzare un torneo più competitivo.

Poi bisognerà vedere quale piega prenderà il torneo e se da qualche parte si tenderà a smobilitare come avvenuto lo scorso anno…”.

A suo giudizio, chi vincerà alla fine?

“Sarò schietto: per me il campionato lo vince a mani basse il Cassino.

Ha tutto per arrivare fino in fondo: allenatore, squadra e società sono di prim’ordine.

In più, oggettivamente quella piazza non c’entra nulla con il Campionato di Eccellenza”.

Ed il Cedial Lido dei Pini quale traguardo si propone di tagliare?

“Dodici mesi fa noi fissammo nella salvezza l’obiettivo stagionale.

Disputammo un grandissimo girone d’andata ed un mediocre ritorno, proprio perchè l’obiettivo era stato ormai raggiunto e perdemmo di vista lo spirito di sacrificio che ci aveva contraddistinti in precedenza.

Quest’anno dico che il nostro obiettivo sarà quello di non avere rimpianti a fine stagione.

Dove potremo arrivare non lo so, ma sento che questa squadra è il giusto mix tra vecchi, giovani e gente che vuole rilanciarsi.

Possiamo fare bene…”.