VIS ARTENA, AD UN PASSO DALLA SALVEZZA. GRANIERI: “COPPA ITALIA? UNA FERITA ANCORA APERTA”

VIS ARTENA, AD UN PASSO DALLA SALVEZZA. GRANIERI: “COPPA ITALIA? UNA FERITA ANCORA APERTA”

 

A cura di Tia Colantuono.

 

A testa alta.

Ad un mese esatto di distanza dalla sfortunata finale di Coppa Italia, persa ai rigori contro l‘Albalonga, la Vis Artena festeggia una vittoria fondamentale in chiave salvezza.

La rete di Monaco di Monaco rifilata all’Atletico Boville Ernica vale attualmente ai rossoverdi la dodicesima posizione in classifica per un totale di 24 punti all’attivo.

9 gare al termine di una stagione ricca di colpi di scena, di storiche qualificazioni, nonchè di questioni extracalcistiche che hanno fortemente condizionato la corsa del club di via Marconi.

Lo sa bene mister Mirko Granieri, richiamato a novembre dopo la breve parentesi targata Fabrizio Centra, per risollevare le sorti di una squadra allora alla deriva.

Missione quasi compiuta, se non fosse per i rimpianti ed i sogni infranti di gennaio.

Asciugate le lacrime, è tempo di pensare al futuro: ufficiale la nomina di Roberto Matrigiani nelle vesti di neopresidente della Vis Artena.

E se fu Tabanelli il primo ad ingaggiare Granieri, a volerne fortemente il suo ritorno sulla panchina rossoverde è stato proprio Matrigiani.

Segnali incorraggianti dunque per l’ex tecnico della Vigor Perconti col quale abbiamo voluto commentare quanto accaduto in questo anno calcistico, tutt’altro che semplice, che tra qualche mese giungerà al capolinea.

 

 

Mister, una vittoria importante in chiave salvezza, nonché un’immediata ripresa dopo il sonoro k.o. incassato col Gaeta…

“Ho potuto contare oggi su una rosa più ampia del solito, dal momento che diversi giocatori sono rientrati dai vari infortuni.

I segnali sono positivi, anche se il risultato ci sta stretto, avremmo meritato di vincere in maniera quanto meno più larga dell’1 a 0, soprattutto alla luce dei tre pali colpiti”.

Dopo il suo ritorno alla guida della Vis Artena, la squadra ha maturato 3 sconfitte, 2 vittorie e ben 8 pareggi.

C’è qualcosa da recriminare? Quali sono i limiti del suo gruppo?

“Sicuramente in almeno sei partite non siamo stati in grado di mantenere il vantaggio, di archiviare la pratica magari segnando la rete decisiva, circostanze in cui abbiamo subito rimonte improvvise e immeritate nonostante l’ottimo gioco proposto.

L’incapacità di chiudere le partite è un nostro limite, giustificato con la giovane età dei ragazzi che compongono la mia rosa, parliamo di sette under titolari alla loro prima esperienza in Eccellenza”.

Tanti limiti che però non vi hanno impedito di disputare un gran cammino in Coppa Italia.

Quali sono allora i vostri pregi, le vostre qualità?

“Siamo una squadra che ha idee, che sa cosa fare in campo, che crea tante occasioni, molte delle quali però non vengono finalizzate, l’1 a 0 di oggi ne è la prova”.

Ad oggi parlare di salvezza diretta è un’ipotesi più che concreta?

Abbiamo il 100% delle possibilità di salvarci, anche se molto dipenderà dallo spirito con cui affronteremo le nove gare che mancano all’appello.

Era importante oggi ritrovare fiducia dopo la brutta sconfitta col Gaeta, ci siamo riusciti, abbiamo dimostrato da qualche domenica a questa parte che sbagliavano quelli che ci davano già per spacciati”.

Morolo, Roccasecca, Città di Minturno Marina, questo l’elenco ordinato delle vostre prossime avversarie nonché dirette concorrenti in classifica.

Vietato sbagliare?

“Saranno tre gare che non diranno tutto ma quasi tutto, soprattutto perché ci dividono pochissimi punti in classifica.

Sarà fondamentale prepararle con il giusto approccio, in tal senso dovremo cercare di ripetere la prestazione odierna ed evitare di commettere gli errori e le indecisioni emerse col Gaeta”.

Il vostro è stato fin qui un 2015 concitato.

Ad un mese esatto dalla finale di Coppa Italia persa per un non nulla, è ancora viva la sensazione di aver fallito una grande occasione?

Sinceramente l’avete digerita o resta un ricordo doloroso?

“E’ una ferita che brucia ancora enormemente.

Siamo comunque soddisfatti perché la nostra è stata una vera e propria impresa, soprattutto perché a contendersi la Coppa erano due squadre che in comune avevano ben poco, con mezzi e possibilità diverse.

Certo pensare che avrei potuto essere il più giovane tecnico a vincerla fa ancora male.

Abbiamo cercato con i ragazzi di vedere il bicchiere mezzo pieno, abbiamo disputato una grande partita, poi la lotteria dei rigori, ne siamo sì usciti sconfitti ma a testa altissima”.

C’è stato un momento durante la finale in cui ha pensato: “Possiamo vincere” ?

“Confidavo molto sul nostro portiere Fortunati, sono sincero, sì per un attimo ho creduto che ce l’avremmo fatta.

Anche in quel caso abbiamo pagato il fatto di essere una squadra giovane ed inesperta, i giocatori dell’Albalonga hanno affrontato i rigori con una tenuta mentale superiore alla nostra, questo ha fatto la differenza”.

Quanto l’approdo alle fasi finali di Coppa Italia vi ha rallentato nella corsa alla salvezza?

“La Coppa Italia è un impegno che condiziona moltissimo la preparazione o meglio la mancata preparazione della partita della domenica.

E’ un discorso che nel nostro caso ha valore ancor più limitante dal momento che siamo stati falcidiati da gravi infortuni, ma rifarei tutto dal principio e riproporrei, così come ho fatto, sempre la miglior formazione a disposizione, in maniera quasi incurante delle sorti del Campionato.

E’ stata un’emozione indelebile, più di mille tifosi venuti da Artena per sostenerti.

Il finale non è stato come avremmo voluto, ma l’esserci arrivati ed aver oggi quasi blindato la salvezza credo siano due obiettivi importanti che rivalutano una stagione complicata, tutta in salita, che comunque vada ricorderemo”.

E’ di qualche giorno fa la notizia della nomina di Roberto Matrigiani a Presidente della Vis Artena.

E’ fiducioso che sotto la sua gestione la società possa a partire dalla prossima stagione porre le basi per un progetto calcistico più ambizioso?

“Devo quanto meno essere riconoscente col Presidente per avermi fortemente rivoluto, per aver creduto in me e nella concreta possibilità di rimanere in Eccellenza.

Le premesse sono ottime, ammiro la passione con cui si sta dedicando alla causa, inoltre l’arrivo di Fiacchi nel ruolo di nuovo direttore sportivo credo possa ritenersi una scelta azzeccata, dal momento che conosce bene l’ambiente.

In questo momento si vede una piccola luce in fondo al tunnel, ma l’uscita resta comunque ancora lontana”.

Pareggiando nel derby contro il Colleferro avete permesso momentaneamente alla Nuova Itri di sorpassare la squadra di Paris in classifica.

Oggi la rete di Iozzi ha ristabilito le gerarchie preesistenti.

Quale tra le due contendenti reputa più accreditata per la vittoria finale?

“Abbiamo disputato contro entrambe due belle partite ed in tutte e due le circostanze abbiamo persino rischiato di vincere.

Sono due squadre ben organizzate, ma penso che il Colleferro, alla luce delle numerose soluzioni che ha a disposizione, abbia qualche possibilità in più della Nuova Itri”.

Mister, 9 gare al termine.

A settembre si immagina ancora alla guida della Vis Artena?

“Dobbiamo pensare al presente, inoltre sono decisioni che non posso prendere da solo.

Sto bene ad Artena, se le premesse non tradiranno le mie attese un accordo si troverà”.