A cura di Emanuele Rossilli
La Nuova Tor Tre Teste non molla la presa e si rialza tornando a vincere. Con la vittoria in casa contro il Tor Sapienza, mister Alfonsi ha congelato quelle idee e quelle chiacchiere che sostenevano la sua squadra fosse in calo. Infatti, nel precedente turno, la sconfitta contro la Romulea aveva ridimensionato l’ambiente ma, d’altronde, solo l’Accademia Calcio Roma, tra le squadre del “gruppone di testa”, era riuscita a fare bottino pieno.
Dalla redazione abbiamo quindi chiesto a Mister Alfonsi di rilasciarci una breve intervista. Il tecnico ci ha gentilmente concesso il suo tempo e ha risposto alle nostre domande.
Buongiorno Mister
Serviva una reazione dopo il KO in casa della Romulea. La sua squadra ha giocato bene ed è riuscita a strappare tre punti importanti ad un Tor Sapienza agguerrito e ben messo in campo…
“Sicuramente il risultato contro la Romulea ha complicato le cose ma non le ha chiuse definitivamente. Il campionato riserva ancora 5 giornate e quindi 15 punti a disposizione. Noi all’interno di queste cinque gare avremo tanti scontri diretti e avremo l’obbligo di provare a fare risultato. Daremo tutto in campo per farlo. La vittoria di domenica mattina è stata fondamentale perché i risultati delle altre squadre che concorrono con noi alle prime posizioni non ci sono stati favorevoli. In questo senso quindi è importante essere rimasti attaccati al gruppo.”
Nonostante la partita non fosse chiusa, la Nuova Tor Tre Teste ha dato l’impressione di avere la gara sotto controllo fino al rigore sbagliato. Poi il Tor Sapienza ha cominciato a rendersi pericoloso e ha anche segnato una rete. Cosa è successo nella testa dei giocatori quando quella palla dal dischetto è finita sulla traversa?
“Le partite vivono di episodi che poi condizionano aspetti motivazionali importanti. Forse la conquista del rigore aveva fatto si che la gara si pensasse chiusa. Invece il calcio ci insegna che finché l’arbitro non fischia, la partita non è finita. Infatti su un errore di sufficienza e di poca attenzione, abbiamo preso un goal evitabile in una partita che come hai detto tu, avevamo concesso ben poco agli avversari.
Non siamo stati brillantissimi negli ultimi 30 metri e questo ha fatto si che la partita rimanesse in bilico fino alla fine. Questo ci serve da insegnamento. Non dovremo ripetere più questo errore.”
Sotto il punto di vista del gioco, domenica avete fatto fatica a ripartire dal basso e avete spesso cercato la palla lunga in profondità per poi sfruttare lo scarico sul trequartista. È stata una scelta sua affrontare la gara in questo modo o siete stati in qualche modo costretti dal buon pressing del Tor Sapienza?
“Credo che la verità sia nel mezzo. Un po’ è stata determinata dall’atteggiamento degli avversari e un po’ dettata dalle assenze. Prima Darini, poi Marino e Sbarbaro, non sono stati disponibili. Abbiamo giocato praticamente tutta la partita con un ragazzo del 2003 e quindi poi un po’ per conoscenza e un po’ per disabitudine, preferivamo rischiare meno in fase di costruzione dal basso per cercare un gioco più verticale con la cattura delle seconde palle. Questo per superare la metà campo avversaria. Il Tor Sapienza ci concedeva la prima giocata per poi aggredire tutti i sostegni e gli appoggi. Era un po’ forzata come situazione ma dato che contro la Romulea siamo andati in difficoltà per cercare di essere belli, domenica abbiamo voluto cercare di ottenere il risultato facendo si che la squadra fosse efficace piuttosto che bella.”
Lei accennava a vari scontri diretti nelle partite che restano da disputare. La prossima sfida fa sicuramente parte di questo ciclo, dato che vi confronterete contro l’Accademia Calcio Roma. Quali sono le sue sensazioni per la prossima gara?
“Innanzitutto dobbiamo rimanere concentrati. Abbiamo avuto una buona reazione oggi ma come dicevo prima, ora dobbiamo incontrare delle squadre importanti. Per noi saranno 5 finali e giocheremo dando tutto quello che abbiamo indifferentemente dall’avversario. In queste ultime gare noi vogliamo chiudere con 15/15 punti.”
