Come diciamo da inizio anno in tutte le nostre trasmissioni e con tutti i nostri ospiti, il livello del calcio regionale si sta alzando spaventosamente.
Il tasso tecnico di tutte le categorie regionali è sempre più alto senza l’obbligo di schierare gli under. Tanti volti noti dell’Eccellenza hanno deciso di scendere in Promozione per fare la differenza in una categoria sempre più appassionante e divertente.
Ecco che al fianco di nomi intramontabili del nostro calcio come Diego Tornatore (reduce da una splendida tripletta con il Monterotondo), stanno emergendo tanti nuovi volti.
Il girone B di Promozione, in particolare, quest’anno sta regalando spettacolo con tante piazze blasonate e società che hanno investito pesantemente per conquistare la massima categoria regionale.
Tra le sorprese, fin qui, c’è sicuramente l’Athletic Soccer Academy, settima in classifica e capace di collezionare risultati importanti anche contro le grandi.
Dei 33 gol realizzati dalla società capitolina, più della metà (17) sono stati realizzati da Andrea Russo, giovane bomber e miglior marcatore della Promozione al termine del girone d’andata.
Con lui, abbiamo rivissuto alcuni momenti chiave della stagione, con uno sguardo anche al futuro.
Buongiorno Andrea, ti chiedo innanzitutto di raccontarci il tuo percorso. Sin dal settore giovanile, sei stato in società molto importanti, non è vero?
“Sono partito proprio dall’Asa nella scuola calcio, poi il settore giovanile l’ho passato tra Vigor Perconti, con cui ho vinto un titolo regionale, Accademia calcio Roma e Savio.
Prima del covid, ho cominciato a giocare in Promozione nella Spes Montesacro, dove stavo facendo bene, poi purtroppo si è fermato tutto. Sono stato quasi due anni fermo, uno per il covid e poi un periodo per motivi personali. Sono ripartito proprio dall’Asa, dove ho fatto molto bene. Da lí sono passato al Nuovo Borgo San Martino e poi a Cerveteri, dove ho giocato diverse partite in Eccellenza. Ogni tanto ancora penso a quel famoso spareggio salvezza, perso con il Ladispoli e, ancora oggi, non mi va giù.
Ho deciso poi di tornare all’Asa per motivi personali e, quest’anno in particolare, me lo sto godendo al massimo.”
Pensi che sia la tua migliore stagione? Cosa ti sta permettendo di rendere così bene?
” Sí, questa è la mia migliore stagione. I fattori possono essere tanti, sicuramente star bene fisicamente e avere continuità di allenamento è fondamentale.
Poi credo che sia importante la fiducia del mister e della squadra, la passione che viene portata in campo qui all’Asa è difficile trovarla.”
Quali difficoltà state riscontrando quest’anno? Che obiettivo vi siete posti da raggiungere?
“Il campionato è diverso dagli altri anni. Il girone B sembra una piccola Eccellenza e come tutti sappiamo l’eliminazione degli under fa sì che le squadre siano più esperte e in determinati momenti della partita si nota questo aspetto.
Sto affrontando il campionato con più consapevolezza rispetto al passato e anche questo sta facendo la differenza. Per quanto riguarda gli obiettivi di squadra, il primo è sempre mantenere la categoria senza play out e poi vediamo se riusciamo a toglierci qualche altra soddisfazione.”
Quale è stato il gol più bello e quello più importante?
“I gol sono sempre belli, basta che la palla entri in porta! Il più bello, se devo sceglierne uno, forse è stato quello con il Villalba, mentre quello più importante che ha dato una carica in più anche alla squadra, forse, è stato il 3-2 sul San Basilio.
In ogni caso il goal più bello è sempre quello che deve arrivare.”
Un obiettivo individuale te lo sei posto?
“L’obiettivo principale che mi sono prefissato è la continuità nelle prestazioni. Per come stanno andando le cose, vorrei continuare a segnare con regolarità”
Infine, ti chiedo se hai un sogno nel cassetto nel calcio.
“Questa è la domanda più difficile a cui rispondere, perché a questa età non mi considero più un giovane e sono davanti a un bivio. Sto cercando innanzitutto di completare gli studi, dato che ho già terminato la triennale e sono a un buon punto per quanto riguarda la magistrale.
In seguito, quando sarà finita la stagione vediamo che succederà. L’ambizione di crescere e migliorarsi c’è, Nel calcio come nella vita, non si sa mai cosa ci riserverà il futuro.”