Certosa, Russo si gode i suoi ragazzi: “A prescindere da come andrà, sono fiero di loro. Abbiamo la qualità per rimontare il Fossombrone, chi può venga a sostenerci”

Certosa, Russo si gode i suoi ragazzi: “A prescindere da come andrà, sono fiero di loro. Abbiamo la qualità per rimontare il Fossombrone, chi può venga a sostenerci”

Anche allo stadio Bonci il Certosa si è reso protagonista di una prestazione gagliarda e solida al cospetto di un’avversaria di certificato valore come il Fossombrone.

Purtroppo per i neroverdi la rete di Capitan Pagliari ad una manciata di minuti dal novantesimo ha spezzato gli equilibri di una gara che si stava proiettando verso il suo epilogo, concedendo alla squadra di mister Fucili un vantaggio esiguo ma indubbiamente prezioso in vista della sfida di ritorno.

Ora i marchigiani partiranno da una posizione di forza nel match che mette in palio la finalissima play-off e per Ferri e compagni non sarà semplice scardinare il granitico dispositivo tattico dei pesaresi.

Marco Russo però mantiene inalterata la sua serenità e conserva una fiducia adamantina nei confronti di una rosa che lo ha reso orgoglioso nel corso dell’intera stagione.

Il tecnico romano pensa alle soluzioni attuabili per creare problemi alla porta di un Marcantognini che non raccoglie palloni in fondo al sacco da complessivi 678’ e contestualmente lavora sul recupero degli effettivi (Ferrari, Paterni e Desideri) usciti malconci da gara-1.

Domenica prossima in via di Centocelle è atteso il pubblico delle grandissime occasioni e l’allenatore neroverde invoca massimo sostegno per una squadra che vuole provare a regalarsi un’impresa storica.

 

Mister, al netto del risultato quali indicazioni hai tratto dalla sfida d’andata?

“In generale, posso dire che la partita mi ha confermato le sensazioni che avevo ricavato dai filmati che avevo visionato in precedenza.

Il Fossombrone è una squadra molto fisica, organizzata in mezzo al campo ed in grado di raddoppiare costantemente sui portatori di palla.

Sicuramente hanno avuto un ottimo approccio al match e nel primo tempo abbiamo sofferto.

Purtroppo l’infortunio di Ferrari al 15’ del primo tempo ci ha costretto a rivedere i piani tattici, ma la squadra è stata comunque brava a stringere i denti.

Peccato aver subito il gol quando mancava poco alla fine, ma questo potrebbe permetterci paradossalmente di interpretare meglio la gara di ritorno…”.

Si è registrata qualche polemica sull’episodio della rimessa laterale da cui è scaturita la rete del Fossombrone.

Puoi fare chiarezza?

“Posso garantirvi che la rimessa era nostra e infatti inizialmente l’assistente l’aveva assegnata a noi, salvo poi cambiare all’improvviso il verso della bandierina.

Noi purtroppo siamo rimasti fermi e loro sono stati furbi a rimettere il pallone in gioco, trovandoci sbilanciati.

Pazienza, questo non deve rappresentare un alibi per noi, ma deve servirci da insegnamento per il futuro.

Preferisco piuttosto soffermarmi sul fatto che in questi giorni ho visto i ragazzi carichi, concentrati motivati ed animati da una grandissima voglia di provare a ribaltare il risultato al ritorno”.

Lo 0-1 è un risultato recuperabile, ma molto insidioso.

Come va interpretata la gara di ritorno?

“Naturalmente dovremo essere molto attenti a non prendere gol.

Ho studiato attentamente il match di domenica scorsa ed ho alcune idee che insieme ai ragazzi proveremo a mettere in pratica.

Far gol al Fossombrone è molto difficile, ma non è impossibile.

D’altronde, giocheremo in casa nostra stavolta e so quanto i ragazzi ci tengano a fare bella figura.

In casi come questo non c’è da insegnare calcio, ma si tratta solo di scendere in campo con la giusta mentalità e di uscirne con la consapevolezza di aver dato tutto, a prescindere da come andranno le cose.

Per intenderci, dovremmo fornire una prestazione sulla falsariga di quella offerta con il Colleferro, quindi giocare con grande spirito di sacrificio e voglia di raggiungere l’obiettivo”.

Domanda dalle cento pistole: come si rimonta una squadra che in trentatré gare ha subito appena dodici reti e che non ne incassa una da sei partite e mezzo?

“Lo ripeto, non sarà semplice.

Loro difendono in cinque e spesso riempiono la propria area di rigore con sette elementi.

Io però mi fido ciecamente della mia squadra.

Durante la stagione non sono mai stato così diretto, ma stavolta voglio dirlo apertamente: questi ragazzi meritano un monumento per quanto sono riusciti a fare durante la stagione.

La partita possiamo ribaltarla con la velocità di Jukic, con la fantasia di Ferri, con la grinta di Bernardi, con la qualità di Dovidio e soprattutto con lo spirito di sacrificio di ognuno di questi ragazzi fantastici.

Ho la fortuna di allenare calciatori che meritano la categoria superiore, ma soprattutto un gruppo di uomini veri.

Sono fiero di loro”.   

Che speranze ci sono di avere a disposizione i tre infortunati?

“Per quanto riguarda Desideri non ci saranno problemi, il suo era semplicemente un problema di crampi.

Paterni stiamo cercando di rimetterlo in sesto, mentre temo che per Ferrari non ci siano chance”.

Mister, domenica a Centocelle ci sarà il pubblico delle grandi occasioni ed anche da Fossombrone arriverà una bella rappresentanza di tifosi ospiti.

Te la senti di rivolgere un appello alla gente del quartiere, affinché venga a sostenervi in occasione della gara più importante della storia del Certosa?

“La società sta tappezzando il quartiere di volantini per pubblicizzarel’evento.

Ieri abbiamo avuto l’onore di ricevere la visita del Comitato Certosa ed anche loro saranno presenti.

In questi giorni abbiamo ricevuto telefonate di tanti addetti ai lavori del nostro calcio che desiderano assistere alla partita.

Io chiedo a tutti coloro che potranno farlo di venire a sostenerci, perché in questa occasione il Certosa rappresenta il calcio laziale ed il nostro movimento deve andare avanti.

Avere un grande pubblico al nostro fianco sarebbe fondamentale, perché ci trasmetterebbe la giusta carica nei novanta minuti”.