Colleferro, Cangiano senza paura: “Il Cassino? Battiamolo per dare un altro segnale. Orgoglioso dei miei giovani, il 2017 sarà l’anno di Proietti”

Colleferro, Cangiano senza paura: “Il Cassino? Battiamolo per dare un altro segnale. Orgoglioso dei miei giovani, il 2017 sarà l’anno di Proietti”

Schietto e diretto come al solito.

Salvatore Cangiano, per gli amici Sasà, ha aperto il nuovo anno così come aveva concluso quello precedente, ossia restando fedele a quei principi ed a quelle norme comportamentali che da una stagione e mezzo lo hanno fatto eretto a beniamino di tutti coloro che portano i colori rossoneri nel cuore.

Sì, perchè il tecnico di origini partenopee attraverso un lavoro costante, certosino e spesso, ahinoi, non adeguatamente riconosciuto dalla critica è stato in grado di realizzare ciò di cui spesso si riempiono la bocca, senza credibili riscontri, numerosi altri protagonisti del nostro calcio: abbinare la crescita dei propri talenti in erba a risultati più che lusinghieri.

Smaltite le festività natalizia, riprende però la giostra ed al Caslini già si respira l’aria delle grandissime occasioni.

Domenica arriverà il Cassino capolista, squadra che negli ultimi dodici mesi ha spesso incrociato il proprio destino con quelli del suo Colleferro.

Un appuntamento che stuzzica le fantasie e che potrebbe costituire tappa assai significativa nell’economia del Girone B di Eccellenza.

 

Cominciamo dai dati di fatto che sono incontrovertibili: siete secondi alle spalle del Cassino, venite da una significativa striscia di risultati utili e nei primi quattro mesi avete perso solo una partita in campionato.

In pochi avevano pronosticato un Colleferro così in alto a questo punto della stagione.

Tu te lo aspettavi o è stata una sorpresa anche per te?

“Me lo aspettavo,ma solo in parte, perchè già nel girone di ritorno dello scorso campionato avevamo fatto benissimo.

Certo, essere secondi in classifica dopo sedici giornate ed in piena lotta per vincere rappresenta comunque una grandissima soddisfazione”.

Domenica busserà alla vostra porta il Cassino.

A distanza di dodici mesi dalla finale del Francioni quanto senti cresciuta la tua squadra?

“Da allora è cresciuta tantissimo e ne sono orgoglioso.

Ricordo che pochi giorni prima dalla semifinale di ritorno con il Monterosi la società si separò da alcuni dei calciatori più rappresentativi, prendendone altri che però non erano ancora in condizione.

Nonostante questo, arrivammo con merito a giocarci una partita che perdemmo perchè uscirono le qualità di un Cassino che poi sarebbe arrivato a sfiorare la finale nazionale nonostante avessimo fatto una buona prestazione.

colleferro

Soprattutto però fummo protagonisti di un girone di ritorno incredibile e condito da una serie di record.

Se non sbaglio, nel 2016 soltanto lo stesso Cassino ha raccolto più punti di noi ed in casa abbiamo conquistato un numero impressionante di vittorie.

Non dimentichiamo pure che, in estate, dopo il passaggio di proprietà il club aveva deciso di cambiare guida tecnica ad una settimana dall’inizio della preparazione.

Una situazione che mi fece rimanere malissimo e che per fortuna pochi giorni dopo è rientrata perchè io per primo, allenandoli quotidianamente, ero consapevole delle qualità di questi ragazzi”.

Attualmente siete a sei punti dalla prima della classe.

Su quale aspetto dovete concentrarvi per colmare questo gap?

“Prima delle feste ho chiesto ai ragazzi di staccare completamente la spina e di vivere questo momento con spensieratezza.

Ho detto loro di non pensare minimamente al Cassino, perchè a quello avrei provveduto io (sorride)…

Ezio Castellucci Cassino
Ezio Castellucci, allenatore del Cassino

Scherzi a parte, noi la capolista vogliamo batterla, non per un desiderio di vendetta sportiva, ma solo per dimostrare sia al Cassino che alle squadre che ci inseguono che non sarà facile per nessuno vincere questo campionato senza aver fatto i conti con noi.

L’ultimo turno del 2016 ci proponeva una trasferta a Gaeta e, sulla carta, avevamo un impegno più ostico rispetto alle nostre rivali, eppure siamo andati lì ed abbiamo vinto.

Ora speriamo di dare un altro segnale…”.

Per come è strutturato in questo momento a livello societario e tecnico, il Colleferro sarebbe già pronto ad affrontare la categoria superiore?

“Rispondo di sì, perchè da calciatore ho avuto modo di giocare in categorie più nobili rispetto all’Eccellenza e perchè qui a Colleferro ho trovato persone serie e straordinarie sotto ogni profilo.

Ovviamente la società è calcisticamente giovane e, come si sa, non siamo partiti per raggiungere subito quel tipo di obiettivo.

Se però riuscissimo a tagliare quel traguardo, ti garantisco che ne saremmo tutti ben lieti…”.

Da due giorni si è chiuso il 2016.

Com’è stato quello di mister Cangiano?

“Straordinario.

La squadra ha dato delle grandissime risposte ed al Caslini abbiamo vinto come forse mai nella storia del Colleferro.

In più c’è stata la gioia di festeggiare successi anche alla fine di partite in cui abbiamo schierato fino a dieci under dal primo minuto”.

Negli ultimi mesi il rendimento della squadra ha riavvicinato molta gente allo stadio.

Domenica prossima è previsto il pubblico delle grandissime occasioni.

Te la senti di fare un appello ai tifosi?

“In casi come questi non ce n’è bisogno, sono certo che il Caslini sarà stracolmo.

Al di là della sfida di domenica prossima, però, mi piace sottolineare come la nostra gente ci faccia comunque sentire il proprio affetto in maniera costante.

Tre giorni fa, in occasione del nostro ultimo allenamento dell’anno solare, li abbiamo trovati ad aspettarci davanti allo spogliatoio.

Volevano brindare con noi e festeggiare questi ragazzi per quello che hanno fatto.

Non mi era mai accaduta una cosa simile in tanti anni di calcio.

E’ stata una magnifica dimostrazione di attaccamento e colgo l’occasione per ringraziarli”.

So che voi tecnici non amate particolarmente parlare dei singoli, però provo ugualmente a chiederti quale dei tuoi ragazzi ti ha sorpreso di più negli ultimi dodici mesi.

“Tutti i giovani sono cresciuti in maniera costante ed evidente, anche coloro che nelle precedenti gestioni tecniche non erano neppure stati presi in considerazione.

mattia marini colleferro
Mattia Marini

Conferme ne abbiamo avute da Marini, nostro capitano e pilastro ed a mio giudizio difensore centrale più forte della categoria, da  Compagnone, da Binaco, a cui ho cambiato ruolo e che adesso è diventato un play che a gennaio avrebbero voluto parecchie squadre, da Rossi, anche lui difensore centrale e pronto per una categoria superiore.

E non dimentico il rendimento di Saccucci e quello di Moriconi, la nostra bandiera.

Salvagni invece sta tornando in piena condizione e sarà il nostro vero acquisto dicembrino.

Tutti però, dal primo all’ultimo, sono stati fondamentali”.

Se ti chiedo invece un nome sul quale scommetteresti in vista del 2017?

“Dico che sarà l’anno di Proietti.

Per me già adesso è uno degli attaccanti più temibili nel Campionato di Eccellenza.

E’ estroso, calcia bene con entrambi i piedi ed è guizzante.

Questo ragazzo sta già facendo cose straordinarie, ma ha ancora ampi margini di miglioramento”.

Sono giorni di oroscopi e previsioni.

Chi vince il Girone B?

E quale sarà il piazzamento finale del Colleferro?

“Vincerà la Vis Artena e noi arriveremo secondi

Ma lo dico solo per scaramanzia… (ride)”.