Coppa Italia di Eccellenza: le sensazioni pre-match di Valter Valle e Roberto Gasparri

Coppa Italia di Eccellenza: le sensazioni pre-match di Valter Valle e Roberto Gasparri

Manca ormai pochissimo all’attesa Finale di Coppa Italia di Eccellenza tra l’Astrea e l’UniPomezia.

All’Arnaldo Fuso di Ciampino si troveranno di fronte due squadre partecipanti al Girone A, che dunque si conoscono benissimo e che nell’ultimo periodo hanno fatto la voce grossa nei piani nobili della classifica.

Per questo, e mille altri motivi, molti addetti ai lavori si attendono una sfida contraddistinta dal grande equilibrio e che verrà probabilmente decisa da fattori episodici.

Per testare con mano le emozioni della vigilia abbiamo voluto attingere a fonti primarie, ascoltando il parere del Presidente dell’UniPomezia, Valter Valle, e del Direttore Tecnico, ma soprattutto colonna portante dell’Astrea, Roberto Gasparri.

Ecco cosa hanno risposto ad una piccola serie di domande analoghe.

 

Mancano ventiquattro ore alla finalissima.

Quali sensazioni provi?

Valle: “Come tutte le finali sarà una gara secca e dunque aperta ad ogni risultato.

Sono costantemente a contatto con i ragazzi ed ho la sensazione di vedere una squadra carica in vista della sfida di domani.

Sono molto fiducioso”.

Gasparri: “Siamo molto sereni.

Chi ci conosce sa bene che non siamo una realtà molto social.

Lo dico con il dovuto rispetto: a differenza, di altre società, noi preferiamo lavorare in silenzio.

L’anno scorso eravamo reduci da una retrocessione traumatica ed abbiamo stilato un piano biennale per riportare l’Astrea dove crediamo meriti di stare e mi pare che la stagione che stiamo vivendo ci dia risposte confortanti in tal senso.

La partita di domani, invece, richiama emozioni che non provavamo da qualche anno e siamo felici di viverle.

Peraltro, siamo arrivati a giocarci questa partita con merito, al termine di un percorso bellissimo nella manifestazione.

Direi che siamo emozionati nel modo giusto”.

A tuo giudizio, quale potrebbe risultare l’aspetto decisivo nel corso del match?

Valle: “Credo che uno dei fattori determinanti possa derivare dalla nostra panchina.

Sulla carta, la nostra rosa è più ampia di quella dell’Astrea e questo potrebbe far pendere l’ago della bilancia dalla nostra parte”.

Gasparri: “La mia sensazione è che andremo incontro ad una sfida molto equilibrata e dunque a deciderla potrebbe essere un episodio.

Probabilmente loro hanno qualche individualità più importante rispetto a noi, ma sono convinto che possiamo sopperire attraverso l’identità, lo spirito di sacrificio ed il senso di appartenenza.

Qualità che questi ragazzi hanno sempre dimostrato dall’inizio della stagione”.

C’è qualcosa in particolare che ti spaventa degli avversari?

Valle: “Che mi spaventi no, però aggiungo che l’Astrea deve essere rispettata enormemente ed a trecentossessanta gradi”.

Gasparri: “Noi li abbiamo già incontrati in campionato e forse dovevano puntellare qualcosa.

Rispetto a quel giorno, domani avranno un altro grande difensore come Leonardo Casavecchia, che prima era con noi, ed un tecnico esperto come Claudio Solimina.

Sarei banale se facessi i nomi di gente come Ceccarelli e Delgado.

Hanno grande qualità, ma come detto prima proveremo a rispondere con le armi in nostro possesso”.

Cosa daresti per vivere l’ebbrezza del trionfo domani pomeriggio?

Valle: “Vincere per due volte consecutive la Coppa Italia di Eccellenza ci farebbe entrare di diritto nella storia del calcio dilettantistico.

Per me e per i ragazzi sarebbe una gioia immensa.

A questa società già do tutto me stesso.

Più del cuore non posso davvero offrire (ride)…”

Gasparri: “La finale di domani ci riporterà indietro nel tempo e ci farà rivivere mentalmente quella meravigliosa stagione 96/97, quando io ero il vice di Andrea Agostinelli e quella squadra meravigliosa fu capace di vincere tutto.

E’ chiaro che ci piacerebbe alzare al cielo la coppa, ma già adesso siamo molto orgogliosi del percorso che stanno facendo i nostri ragazzi.

Tra i più giovani ed i più esperti si è creata un’alchimia bellissima e di questo va dato merito a Mastrodonato, un tecnico che è cresciuto tantissimo nell’ultima stagione.

La sua dote principale è l’umiltà con cui si approccia nei confronti della squadra.

I ragazzi lo adorano”.

 

 

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