GIOV. ELITE. VALENTINO AMELI: “ALL’AURELIO SIAMO UN TEAM. SI PUNTA ALLA CRESCITA DEI RAGAZZI”

GIOV. ELITE. VALENTINO AMELI: “ALL’AURELIO SIAMO UN TEAM. SI PUNTA ALLA CRESCITA DEI RAGAZZI”

A cura di Cristiano Amalfitano

E’ un trend che sta pian piano prendendo piede. Le squadre di elite si affidano sempre di più a tecnici giovani e preparati, che hanno fatto la gavetta e aspettano solo l’occasione per dimostra le proprie qualità. Valentino Ameli è uno di questi. Dopo aver lavorato come collaboratore alla Vigor Perconti e al Savio con papà Walter, e dopo un’esperienza come head coach al Massimina, è pronto per affrontare da primo allenatore un campionato di elite.

L’occasione, presa al volo, è arrivata dall’Aurelio, società ormai consolidata in questi campionati, che ha deciso di avviare un progetto nuovo, un’Accademy, che Ameli ha sposato in pieno: “qui all’Aurelio c’è un’ottima organizzazione, così come il progetto. Un progetto che parte dalla volontà di affidarsi a tecnici giovani e che coinvolge un po’ tutto, dal settore agonistico alla scuola calcio. Certo nell’agonistica contano anche i risultati conseguiti sul campo, ma – prosegue VAda questo primo mese stiamo già raccogliendo i primi frutti. Ci sono state delle difficoltà inziali, perché non è facile cambiare una mentalità già presente e diffonderne una nuova, ma col lavoro del DT e del DS, e con le riunioni settimanali che facciamo, ci stiamo muovendo nella giusta direzione, lavorando come un team e non in maniera isolata. L’esempio arriva da mio collaboratore, Lorenzo Tallarico, ragazzo molto bravo che è anche istruttore nella scuola calcio. Questa è la base del progetto Accademy Aurelio: portare quell’idea di calcio, con le dovute differenze, dall’agonistica alla scuola calcio, per formare in casa il giocatore di domani”.

E a proposito del progetto, è già un mese che Valentino Ameli ha in mano le chiavi della quadra: “abbiamo svolto un buon lavoro. Avevo preso la squadra lo scorso giugno per i tornei di fine stagione e da allora sono cambiati diversi giocatori. In questo primo mese abbiamo fatto gruppo e ho cercato di dare alla squadra una propria identità di gioco. Non buttiamo mai la palla e cerchiamo sempre di giocarla. In questo modo puntiamo alla crescita del ragazzo, come vuole la società. Il nostro obiettivo è la salvezza – conclude Ameli -, ma i ragazzi sono entusiasti di lavorare in questo modo”.

Un modo di lavorare che per quanto visto durante la prima gara di campionato ha dado degli spunti interessanti. E’ vero, è arrivata una sconfitta (per 2-1 nrd), ma contro una delle candidate alla vittoria finale come l’Ostia Mare: “è stata una partita complicata. Loro sono molti forti e noi siamo andati sotto nei primi minuti di gioco, dopo un nostro errore a centrocampo. Nonostante questo però la squadra non si è demoralizzata, ma ha reagito, sfiorando il pari prima della fine del primo tempo. Poi ad inizio ripresa abbiamo preso il secondo gol e siamo rimasti in dieci, ma anche in questo momento i ragazzi non si sono arresi, riaprendo la gara a 10’ dalla fine, chiudendo l’Ostia Mare nella propria metà campo”.

Adesso però arriva una partita già fondamentale. Al “Don Calabria” infatti c’è la sfida contro il Monterotondo: “stiamo preparando bene la partita. Ho un gruppo di ragazzi con caratteristiche diverse, che mi permette di trovare sempre nuove soluzioni, anche in partita in corso. E’ una partita importante, che cercheremo di vincere”.