Honey Soccer City, ad Angeletti l’U14: “Ragazzi meravigliosi”

Honey Soccer City, ad Angeletti l’U14: “Ragazzi meravigliosi”

Dopo il grande campionato disputato in Elite con i 2006, l’Under 14 dell’Honey Soccer City proverà a ripetersi con i 2007, guidati per il 2020/2021 da mister Walter Angeletti.

Il tecnico, già allenatore delle vespette nella scuola calcio, è passato in agonistica per continuare il percorso di crescita iniziato con i ragazzi.

Buongiorno, mister.

Come nasce la possibilità di salire in agonistica?

Nasce da un progetto che vede al centro la crescita e la formazione del ragazzo in tutto il suo percorso tecnico, tattico, coordinativo e soprattutto psicologico,  nell’ambito della scuola calcio.

Seguire e formare i ragazzi accompagnandoli sino alla soglia dell’agonistica rappresenta il vero obiettivo e quando ciò si concretizza è una grande soddisfazione: non a caso 13/14 ragazzi che faranno parte della rosa provengono dalla nostra scuola calcio”.

Come si lavora in società?

“Bene e senza pressioni.

L’Honey è una bella realtà sportiva inserita in un quadrante geografico caratterizzato dalla presenza, in alcuni casi storica, di diverse società calcistiche molto importanti. Per noi tutto ciò si traduce in uno stimolo ulteriore a fare bene, puntando sulla qualità del lavoro e soprattutto sulla collaborazione e la condivisione di progetti, idee, metodologie, tra tutti gli operatori, a qualsiasi livello.

Mi approccio al quinto anno di collaborazione con l’Honey e per questo ringrazio la società, nella figura di Dario Teofani, della rinnovata fiducia“.

Cosa pensi del gruppo 2007?

“Ragazzi meravigliosi, educati, spogliatoio molto unito. Si allenano sempre  con serietà, entusiasmo e voglia, un vero piacere stare in campo con loro. La prestazione alla base di tutto, vederli giocare, si percepisce che si divertono e trasmettono emozioni e questo aspetto ritengo che sia molto importante.  Ora, purtroppo o per fortuna, ci saranno in ballo altre dinamiche quali i tre punti, salvezza, classifiche, ma voglio essere estremamente fiducioso perché i ragazzi sono cresciuti molto anche sotto l’aspetto psicologico e sono sicuro che affronteranno la nuova esperienza con la mentalità giusta“.

Cosa cercherai di trasmettere ai ragazzi?

Semplicemente si cercherà di dare continuità ad un lavoro che viene da lontano, fondato su principi di gioco. Cercheremo di metterli nelle migliori condizioni possibili per poter affrontare dignitosamente un campionato molto impegnativo e di gran livello. A 13 anni sarebbe una follia pensare ad un rallentamento della crescita sotto il profilo tecnico, tattico e coordinativo per cui saremo bravi se riusciremo a conciliare i vari aspetti“.

Che obiettivi vi ponete?

” Il nostro principale obiettivo è quello di vedere i risultati del nostro lavoro, quindi di fare bene e dare sempre il massimo per ritrovarci qui, tra qualche mese, a parlare di ragazzi che sono migliorati, di un collettivo che gioca a calcio e di un campionato giocato a buoni livelli. Sarà molto duro e  impegnativo, ne siamo consapevoli ma non molleremo mai.

Buon calcio a tutti”.