LA RUSTICA, PARLA “L’AVVOCATO” BOCCHINI: ” CREDO NELLA RIMONTA, MA È VIETATO SBAGLIARE ANCORA “

LA RUSTICA, PARLA “L’AVVOCATO” BOCCHINI: ” CREDO NELLA RIMONTA, MA È VIETATO SBAGLIARE ANCORA “

A cura di Roberto Matrisciano

Promozione Girone B

“Top Player” non per caso.

I 116 gol tra Eccellenza e Promozione parlano per lui, che anche quest’anno, con le sue 11 reti in campionato, sta dando prova della sua notevole qualità. Peccato che il suo La Rustica non abbia lo stesso passo, e stia faticando nonostante una rosa di ottimo livello. Ma Federico Bocchini non ci pensa proprio a mollare, soprattutto ora, che alle porte ci sono degli scontri diretti a dir poco fondamentali.

Federico, partiamo dall’attualità e da questo momento di forma non proprio esaltante del La Rustica.

Ti aspettavi una stagione così difficile ?

” Sinceramente no.

Io pensavo e lo penso tuttora, che a livello di qualità la rosa potesse valere almeno la terza posizione, dal momento che Lepanto e Valle del Tevere hanno sicuramente qualcosa in più di tutte le altre.

Ci credo ancora nel nostro potenziale, anche se non so assolutamente spiegare il perché stiamo avendo questo rendimento altalenante, che dura ormai da inizio stagione.

È vero che abbiamo avuto alcuni problemi a livello di infortuni, con l’assenza di Latini che si è rivelata davvero troppo pesante, e con l’appendicite che mi ha tenuto fuori quaranta giorni, facendomi saltare l’intero mese di Dicembre.

Ma le cause di questo andamento non si possono certamente racchiudere soltanto in questi due episodi “.

E allora, dov’è che il La Rustica è venuto meno ?

” A mio avviso ci sta mancando mordente, la giusta cattiveria che ti aiuta a chiudere alcune gare che invece noi abbiamo gettato letteralmente al vento.

Come non pensare alla sconfitta di Subiaco di Domenica scorsa, dove eravamo in vantaggio di una rete e con un uomo in più, e nonostante ciò siamo stati rimontati e sconfitti.

Giochiamo bene ma non riusciamo a chiudere le gare e neanche a gestirle, anche perché quando siamo in vantaggio tendiamo troppo a scoprirci alla ricerca di nuove reti, quando forse in alcune circostanze avremmo fatto meglio a pensare a tenere il vantaggio con un po più di grinta e cattiveria “.

Lo scorso anno vincesti con il La Sabina di Gentili al termine di una stupenda cavalcata solitaria.

Qui hai ritrovato Urbani e Viola con la quale condividesti quel grande trionfo.

Cercando di confrontare le due realtà, quali sono le differenze che stai notando?

” Nello spogliatoio c’è un buon feeling, ma forse non si è creata quell’amalgama giusta e fondamentale per vincere, che invece era presente a La Sabina.

Lì c’erano ragazzi che giocavano insieme già da tanti anni e noi tutti eravamo consapevoli che potevamo ottenere dei grandi risultati, anche se la vittoria del campionato fu comunque una sorpresa.

bocchini viola
Federico Bocchini e Davide Viola

Qui gli ingredienti per fare bene c’erano e ci sono tutti, ma forse non si sono mischiati ancora bene.

Detto questo, io credo in questa squadra e il nostro obiettivo rimane a tutti gli effetti il terzo posto, anche se giornata dopo giornata la rimonta si sta facendo sempre più difficile “.

Le prossime tre giornate saranno quelle decisive ?

” Senza dubbio.

Io continuo a crederci, ma in queste prossime sfide non possiamo più sbagliare.

In casa con il Tor Pignattara partiamo favoriti e la vittoria è d’obbligo, poi ci giocheremo tutto negli scontri diretti a Cantalice e in casa con il Real Monterotondo Scalo, dopodiché avremmo più chiaro il nostro destino, anche se c’è da considerare anche un altro fattore “.

Quale ?

” L’ipotesi che la Lepanto si piazzi al secondo posto e vinca la Coppa Italia.

Così facendo libererebbe un posto nel girone, favorendo la quarta in classifica che verrebbe ripescata “.

Oltre a voi, chi tra le squadre in lotta per i playoff pensi sia quella più accreditata ?

” Il Monterotondo Scalo è sicuramente quella che ha più potenziale, ed ora lo sta dimostrando con autorità.

Casal Barriera e Poggio Fidoni non penso abbiano grandi possibilità di arrivare fino in fondo.

Ad un certo punto, nei momenti decisivi della stagione, i valori, e non solo quelli tecnici, escono sempre fuori e credo che qualche punto da qui alla fine le due squadre lo perderanno, fermo restando che si tratta di due realtà che stanno disputando una splendida stagione. 

Vedo invece molto bene il Cantalice, squadra che mi ha impressionato e che in casa è molto temibile “.

E invece, nel duello tra titani, tra Lepanto e Valle del Tevere chi la spunterà?

” Sono due grandi squadre, costruite molto bene.

Contro di noi la Valle del Tevere è quella che mi ha colpito di più, dunque il mio pronostico è per la squadra di Scaricamazza “.

Se la squadra non sta andando come si sperava, al contrario, tu stai disputando un ottimo campionato.

Hai già segnato 11 reti, nonostante il problema fisico avuto ti ha tenuto fermo più di un mese…

” E questo infortunio è il mio più grande rammarico, perché potevo continuare a dare alla squadra un contributo importante, che purtroppo è venuto a mancare.

Per il resto, a livello personale è sicuramente un campionato che mi sta soddisfacendo molto, d’altronde avere ai propri lati giocatori come Quadrini e Spinetti rende tutto più facile e per le mie caratteristiche sono perfetti “.

Hai trent’anni e oramai sei da considerare un giocatore esperto.

Durante la tua carriera hai vestito diverse maglie e sei stato capace di andare spesso in doppia cifra.

Qual’è l’esperienza che ti ha gratificato di più, e a quante reti totali sei arrivato ?

” Tra Eccellenza e Promozione ho realizzato 116 gol, ma ho ancora tanta voglia di segnarne altri.

Spero che in questo campionato riesca ad arrivare almeno a quindici reti, ricominciando a segnare già Domenica con il Tor Pignattara.

Per quanto riguarda le esperienze che ho avuto, ricordo molto volentieri quelle alla Nuova Tor Tre Teste, Maccarese e La Sabina su tutte, senza dimenticare però quelle a Fiano Romano e Bagnoregio.

Con la Tor Tre Teste è stata un’esperienza molto positiva, dove, in un gruppo stupendo e composto da giocatori molto giovani, mi ritrovai a fare da chioccia a soli 24 anni.

A Maccarese, in Eccellenza, oltre ad essere una squadra molto unita, ricordo la tanta passione del pubblico quando giocavamo in casa, dove praticamente ci seguiva tutto il paese.

Ed infine come dimenticare il trionfale campionato con La Sabina dello scorso anno.

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Nel giorno della vittoria del campionato con i compagni de La Sabina

Come accennato in precedenza, il gruppo storico ha fatto la differenza nell’inaspettata vittoria finale.

Purtroppo per me era pressoché impossibile continuare ad allenarmi a Poggio Mirteto e proseguire nella mia carriera lavorativa.

Sono stato fortunato ad approdare a La Rustica, dove vorrei continuare a giocare anche il prossimo anno, perché qui mi trovo davvero molto bene “.

Un avvocato nel mondo del calcio, proprio come fu Fabio Pecchia mentre giocava con Napoli e Juventus.

Come riesci a gestire i due impegni, considerando soprattutto la complessità del tuo mestiere ?

” La passione è l’unico, vero segreto, che mi spinge a voler continuare con il calcio e nello stesso tempo a concentrarmi sul mio lavoro “.