L’addio di Pasquale Barba: “Grazie di tutto Savio”

L’addio di Pasquale Barba: “Grazie di tutto Savio”

“Ciao Savio…
Dovevamo fare un anno solo. Io, il mio preparatore storico Patrizio ed Andrea, chiamati a lavorare insieme a Fabrizio, una garanzia per noi. Con orgoglio mi sono seduto su quella panchina. Ci tenevamo tantissimo a fare bene, a fare il massimo per lasciare qualcosa in una società così gloriosa. La vera sorpresa è stata scoprire il senso di appartenenza di chi vive il mondo Savio. Ho conosciuto persone che avevamo affrontato da avversari tantissime volte, ma viverle per me è stato un privilegio”.

“Mi è dispiaciuto non raggiungere risultati che questa società merita, e mi è dispiaciuto ancora di più per tutte queste persone che ci hanno trasmesso il piacere di indossare questa maglia. È stata dura digerire i risultati sportivi in questi due anni, specialmente in questa stagione, nonostante avessimo fatto percorsi bellissimi e difficilmente ripetibili. Voglio ringraziare di cuore su tutti, nessuno me ne voglia, Teresa e Franco: sono l’emblema di quel sentimento che colpisce. Discorso a parte merita il Presidente Paolo Fiorentini, forse l’ultimo romantico di un calcio che non c’è più. Sono onorato ed orgoglioso di aver avuto la possibilità di conoscerlo ed apprezzarlo”.

“Auguro a questa società, alla nuova proprietà, di continuare ad essere il SAVIO. Ringrazio Danilo per la pazienza, Maurizio, Roberto, il vecchio amico Riccardo, la competenza di Federico, la fortissima Giulia, la segreteria tutta, i dirigenti, gli scout, i custodi, le persone che gravitano nel mondo Savio. I ragazzi con i quali abbiamo condiviso lo spogliatoio, tutti gli allenatori, a Carlo, che adesso ha il merito ed il privilegio di vivere emozioni uniche insieme ai suoi ragazzi, credeteci: si può fare”.

“Ringrazio tutti i giocatori che ci hanno dato fiducia condividendo con noi questi due anni vissuti intensamente. Salutare e ringraziare Fabrizio è inutile, talmente profonde sono le radici che ci legano, il Savio con lui è in ottime mani. Siamo stati onorati di sederci su quella panchina, ed il dispiacere per non aver concluso la cavalcata proprio alla fine in questo biennio, la delusione provata per non aver lasciato qualcosa di importante, è stato ancora più forte per tutte queste persone che ci hanno fatto sentire leggero il peso della maglia blues”.

✍🏻 Pasquale Barba