Ladispoli, senti Scorsini: “Con la Polisportiva Favl Cimini sarà uno spareggio, vogliamo giocarci fino in fondo le nostre possibilità”

Ladispoli, senti Scorsini: “Con la Polisportiva Favl Cimini sarà uno spareggio, vogliamo giocarci fino in fondo le nostre possibilità”

Dopo il successo di misura di domenica scorsa con la Vigor Perconti, con tanto di brivido finale per il calcio di rigore del possibile pari blaugrana che il portiere Agostini è riuscito a neutralizzare in pieno recupero, il Ladispoli si prepara ad un altro snodo delicatissimo del suo torneo.

I tirrenici, fin qui impeccabili tra le mura amiche, lontano dall’Angelo Sale hanno raccolto solo un punto ed a Vignanello si troveranno di fronte una squadra, la Polisportiva Favl Cimini, anch’essa speranzosa di ridurre il gap nei confronti della capolista Real Monterotondo Scalo facendo leva sull’ottimo rendimento evidenziato nella propria tana.

Il match segnerà anche il primo ritorno da avversario di Marco Scorsini, che nella passata stagione guidò i gialloneri ad un onorevole sesto posto in classifica prima della sospensione causata dalla pandemia.

Le strade dell’ex tecnico di Monterosi, Cassino e Semprevisa, peraltro, si erano già incrociate nel corso della fase iniziale della stagione, quando il Ladispoli travolse i rivali, infliggendo loro un pesantissimo 6-1.

Da allora, molte cose, ivi compresi numerosi interpreti, sono cambiate e quella che si giocherà domenica 9 maggio in terra viterbese appare quasi come una sorta di gara ad eliminazione diretta sia per i rossoblù che per la formazione allenata da Stefano Scaricamazza.

Scorsini, che nelle ultime settimane è stato avvicinato da radiomercato ai destini de L’Aquila, sa che tipo di valenza abbia per la sua squadra la prossima partita ed ha rilasciato ai nostri microfoni una lunga ed interessante intervista.

 

Rapportato al torneo che stiamo vivendo ed arrivati a metà strada del percorso, mister Scorsini come giudica il cammino del suo Ladispoli?

“Voglio fare una premessa: forse sono stato uno dei pochi a mantenere sempre una certa dose di umiltà e di serenità, nel dire sempre le cose come stavano.

Quando la Figc ed il Coni hanno dato a noi tutti la grande possibilità di tornare finalmente in campo, sentivo che qualsiasi fosse stato il format indicato dal Comitato Regionale Lazio la cosa bella sarebbe stata tornare sul rettangolo verde per poter completare una stagione che per noi era cominciata in modo magnifica.

Al contempo, però, sapevo che tutto sarebbe stato un punto interrogativo e, quando è uscita la formulazione dei gironi da parte della federazione, ho subito immaginato che questo torneo sarebbe stato una roulette russa.

Non dimentichiamo che insieme a noi figurano formazioni come Pomezia, Polisportiva Favl Cimini, ed Aranova, oltre ad altre grandi squadre come Civitavecchia e Città di Cerveteri.

In aggiunta ad esse, dal Girone B abbiamo ereditato ereditavamo squadre come Real Monterotondo Scalo, Boreale ed Ottavia che avevano fatto bene nella prima fase.

In un torneo come questo, se scivoli un paio di volte sei fuori, basta vedere quanto è accaduto al Pomezia che da me era accreditato come una super favorita.

Qui non vince chi ha investito, programmato e speso di più ma chi sbaglia di meno e chi ha un calendario più facile e che in questo è stato agevolato dalle urne.

In questo momento bisogna fare tanto di cappello al Real Monterotondo Scalo che era già competitivo prima ed ora è ripartito con un Lupi in più nel motore.

In questo momento il mio voto è alto ed è riferito al lavoro svolto fino ad ora dalla società, dai calciatori e dallo staff tecnico.

Non dimentichiamo che qui a Ladispoli si sono dovute ricostruire le basi dopo l’amarezza della retrocessione.

Si è costruita una società seria, con un gruppo di calciatori forte, attraverso le difficoltà che questa stagione ci ha costretto a vivere.

Adesso però dobbiamo tenere alta la testa, perché c’è ancora tanto da giocare.

Il mio sogno è arrivare a Cerveteri l’ultima giornata con la possibilità di poterci ancora giocare il torneo”.

Domenica prossima tornerai a Vignanello per la prima volta da avversario.

Che genere di emozioni affiorano?

“Per il sottoscritto quella di domenica sarà indubbiamente una gara particolare,  perché dopo un anno tornerò nella mia terra natia e con grande piacere ritroverò tanti amici, persone con cui ho sempre mantenuto un rapporto di stima”

La sfida giocata al Sale il 25 ottobre scorso e vinta per 6-1 rappresenta probabilmente il punto più alto del tuo Ladispoli.

Quella partita attiene solo al passato o può ancora avere una valenza psicologica domenica prossima?

“Ad ottobre disputammo una partita straordinaria, domenica sarà tutt’altra gara.

Quella gara rappresentò culmine di un cammino strepitoso, chiudemmo al secondo posto e da imbattuti prima della sospensione

Il calcio è fatto di numeri, bisogna sempre ricordarselo.

Nella Polisportiva Favl Cimini sono cambiati numerosi protagonisti, dal tecnico ai calciatori e tutto si è riazzerato.

Per entrambe le squadre sarà una sorta di finale, un match degno della categoria superiore.

Non sarà una partita semplice, entreranno in scena numerosi fattori.

Ci troveremo di fronte una squadra molto forte e capitanata da un giocatore stratosferico come Manuel Vittorini, che ho avuto il piacere di allenare sia a Civitavecchia che a Vignanello, mentre noi purtroppo dovremo far fronte ad alcune assenze pesanti come quelle di Regis e di Perocchi, sperando di recuperare alcuni dei ragazzi che hanno avuto problemi nelle scorse settimane.

Dai miei comunque mi aspetto una partita di grande cuore.

È un vero e proprio spareggio, anche se noi abbiamo giocato una gara in meno rispetto a loro.

La mia sensazione è che il nostro momento della verità lo vivremo tra domenica ed il successivo mercoledì quando ci troveremo di fronte l’Aranova”.

Il Real Monterotondo Scalo sin qui è stato impeccabile.

Ti aspettavi una partenza così lanciata da parte della squadra di Gregori?

“La squadra di Attilio Gregori è prima con merito.

Onestamente non mi aspettavo che in questa fase del torneo ci fosse una capolista solitaria, perché questo girone sta evidenziando un grande equilibrio e non si vedono mai risultati strani.

Merito di tutte le formazioni che con impegno e senso di responsabilità stanno onorando un Girone A che si sta rivelando avvincente”.

E’ inevitabilmente prematuro farlo, ma hai già cominciato a parlare di futuro con il club?

Nelle ultime settimane il tuo nome è stato accostato a panchine di club come ad esempio L’Aquila…

“Diciamo che in questo momento la mia attenzione è riferita unicamente alle dinamiche di campo ed agli allenamenti quotidiani.

Io sono arrivato nella scorsa estate al Ladispoli, convinto che avremmo disputato il campionato di Serie D, poi purtroppo le famose retrocessioni a colpi di carte bollate ci hanno riportato all’inferno.

Il mio grande sogno sarebbe riportare questa squadra nella categoria superiore, per poi tirare insieme le somme a fine stagione.

Da alcuni anni risiedo a Ladispoli e personalmente mi sento molto legato a questi colori.

Qui c’è tutto per fare bene ed anche se radiomercato mi indirizza su altre panchine, posso garantire che in questo momento i miei unici pensiero sono a tinte rossoblù”.