L’OLBIA TORNA ALLA VITTORIA MA ADESSO BISOGNA VINCERE ANCHE IN CASA ….

L’OLBIA TORNA ALLA VITTORIA MA ADESSO BISOGNA VINCERE ANCHE IN CASA ….

Nessuna sorpresa e tre punti che fanno tanto fieno in cascina e morale in un gruppo che ha bisogno di sostenere i propri obiettivi (magari riveduti e corretti) e accrescere la propria autostima (domenica scorsa arrivata al minimo storico). Stavolta non c’è un arbitro che si inventa di non vedere un rigore netto su Molino e neppure un’Olbia con la sindrome di Cinderella, quella di chi tanto sa che le “sorelle cattive” prima o poi avranno sempre vinto la loro battaglia con la buona sorte e il favore della dea bendata, magari con un gol di sghimbescio o qualche colpo di culo. Stavolta è andata come doveva essere e finalmente, si vince bene e senza inciampi della malasorte.


A dirla tutta c’è sempre qualcosa di bugiardo nei tabellini della squadra; ed è il risultato.


Un solo gol di scarto contro questa Isola della Ciociaria è quanto di più falso potessero decretare questi 90’ stradominati senza se e senza ma. Peccato, perché di fatto questa è la undicesima volta (su 12 gare di calendario) che prendiamo gol (anche stavolta su piazzato/angolo). Ed a poco serve cullarci sul fatto che sono anche 11 gare che segniamo almeno un gol, perché purtroppo, per i guasti del nostro retrotreno, abbiamo perso un oceano di punti che a raccontarli tutti non basterebbe tutto il sito. Ed oggi di gol, a nostro vantaggio, ne avremmo dovuti registrare non meno di sei/sette. Dagli opinionisti del nostro girone, tutti (nessuno escluso) avevano dato per certa la nostra vittoria in questa sfida e quindi sembrerebbe che, al più, abbiamo semplicemente fatto il nostro dovere, vista la debolezza dell’avversario. Ma questa seconda vittoria esterna consecutiva, fa il paio con le due sconfitte, anch’esse consecutive, della seconda “era” Biagioni.

E, più che interpretarle o sezionarle questo poker di gare, vanno semplicemente metabolizzate e riportate a logiche che il calcio non può mai dimenticare. Con questa di oggi abbiamo superato il guado di un terzo del campionato. Siamo in fila nella graduatoria, ed occuapiamo da soli un anonimo ottavo posto, abbiamo incontrato (esclusa la Lupa) quasi tutte le squadre più forti. Alla fine, l’unica inopinata sconfitta è stata quella di Sora; per il resto abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti i nostri avversari. Dipende da noi, il nostro cammino, domani come ieri, dipende solo da noi. E la cartina di tornasole è giusto lì, dietro l’angolo. I prossimi 5 turni (quelli utili a completare il girone di andata) ci regalano la prova del fuoco. Due gare in casa (Cynthia e Arzachena) e tre fuori (Fondi, San Cesareo e Lupa Castelli). Prima ancora di decidere come e con chi migliorare il nostro organico, discutendo di mercato; dobbiamo riuscire a convivere con le nostre manchevolezze e correggerle quel tanto che basta per dimostrare che tutti gli avversari vanno rispettati, ma anche Noi meritiamo rispetto e credito. Non è assolutamente tardi per rimediare il rimediabile.


Senza troppe illusioni, o eccessivi voli pindarici, proviamo a riagguantare da subito quell’isola di mezzo (dalla terza posizione in giù) che, probabilmente, è più consona alla nostra forza ed alle nostre potenzialità. Cominciando a rivincere in casa, e magari senza subire gol. Sarebbe già un primo presente per le prossime feste di natale che, da innamorati di questa maglia e di questa squadra, preferimmo trascorrerla qualche gradino più su di questo insulso ottavo posto che, pur con tutti i nostri difetti, ci sta davvero troppo stretto.

. Perché vincere è sempre bello, in casa o fuori; ma al Nespoli lo è di più, molto di più.

Isola Liri-Olbia 1-2:


Isola Liri (3-5-2): Caldaroni; Tofani, Schettino, Reali; Santangeli (81’ Zeppa), Capolei, Lanni, Basilico (59’ Graziani), Gentile; Cirelli E. (56’ Mastrosanti), Carlini. A disp.: Saccucci, Venere, Bianchi, Martino, Cirelli M., Giustini. All. Ciardi .
Olbia (4-3-3): Saraò; Ravot, Peana, Varrucciu, De Cicco; Steri, Brenci, Khalì; Oggiano (78’ Barone), La Cava, Molino. A disp.: Deiana, Taras, Del Rio, Masia, Budroni, Malesa, Capuano, Mastinu. All. Biagioni.
Arbitro: Lollo di Brindisi.


Reti: 27’ La Cava (O), 35’ Gentile (I), 44’ Oggiano (O) su rigore..


Ammoniti: Reali (va in diffida), Capolei (va in diffida), Lanni (diffidato salta la prossima) e Basilico per l’’Isola Liri, Ravot  e

 

Oggiano (va in diffida) per l’’Olbia


Note: Angoli 3-7. Rec.: 2’ pt, 3’ st. Spettatori 300 circa