Monti Cimini, parla Scarfini: “A Fiumicino la svolta, ora l’occasione di riaprire il campionato”

Monti Cimini, parla Scarfini: “A Fiumicino la svolta, ora l’occasione di riaprire il campionato”

A cura di Roberto Matrisciano

 

Promozione girone A

 

Reduce da un Quarto di Finale al cardiopalma, terminato con la vittoria ai calci di rigore sul Città di Anagni, il Monti Cimini è pronto a rituffarsi sul campionato, per proseguire l’inseguimento alla capolista Montespaccato, prossimo avversario.

Il big match di giornata potrebbe riproporre in grande stile un duello che potrebbe prolungarsi fino a fine stagione, con le corazzate allenate da Di Giovanni e Scarfini pronte ad animare i prossimi mesi di campionato. Intanto la redazione di Sport in Oro, dopo aver ascoltato il tecnico della capolista, ha intercettato l’allenatore dei viterbesi, Daniele Scarfini.

 

Mister, è obbligatorio cominciare dalla conquista delle Semifinali di Coppa Italia.

Quella con il Città di Anagni era vista un po’ come una finale anticipata e devo dire che stavolta i pronostici non hanno subito smentita.

Ci racconti le emozioni che questa sfida le ha lasciato in eredità…

“Sono stati novanta minuti davvero emozionanti e per noi non poteva finire meglio di così.

Nonostante fossimo andati in svantaggio per due volte ci abbiamo sempre creduto, e alla fine abbiamo trovato il gol del pareggio proprio all’ultimo minuto di recupero.

Dopo il 2-2 casalingo della gara di andata l’avevamo preparata per cercare di segnare subito, ma così non è andata, anche se in un primo momento siamo stati bravi a rimetterla subito in piedi.

La rete di Giurato per noi e quella di Flamini per loro sono state due grandi prodezze, ma al di là di questo, ci tengo a dire che siamo passati contro una grande squadra, e che ha pienamente dimostrato di esserlo in tutte e due le partite.

Peccato per il campo, che è ai limiti della praticabilità e non fa a loro il giusto onore, visto la grande squadra che sono.

Negli ultimi minuti con alcuni cambi ho cercato di metterla anche un po’ in confusione e mi è andata bene.

Comunque i due pareggi per 2 a 2 la dice lunga sulla forza di entrambe le squadre.

Viene da dire la classica frase che avremmo meritato di passare sia noi che loro, ma noi siamo stati bravi a ribaltare in trasferta una situazione complicata e a guadagnarci così il passaggio del turno”.

La squadra ora gira a pieno ritmo, insomma sembrano già lontani anni luce quei due passaggi a vuoto che vi costarono punti preziosi...

“Durante la sosta abbiamo caricato fisicamente in maniera molto dura e decisa e questo nel breve periodo ci ha un po’ penalizzato, anche se l’obiettivo era entrare in forma proprio nel momento topico della stagione.

Comunque in quelle due gare casalinghe fummo anche poco fortunati, con gli episodi che ci girarono tutti contro, anche se è altrettanto vero che non brillammo affatto.

Sono stati bravi i ragazzi a ripartire subito, grazie anche all’aiuto della società, che in un momento non positivo ha fatto sentire subito il suo appoggio.

A Fiumicino, la Domenica dopo, c’è stata la svolta per tornare di nuovo su ottimi livelli”.

La Coppa Italia ora diventa un obiettivo importante quanto il campionato.

Che ne pensa delle avversarie rimaste?

“Il Montespaccato sembra quella più forte sotto tanti punti di vista e non per niente lo sta dimostrando dall’inizio di questa stagione.

Il Fiumicino e il Sermoneta sono squadre organizzate, con i pontini che dispongono di una rosa molto giovane e di ottima qualità.

Fiumicino è una piazza importante, che ha tradizione, ed ha in rosa giocatori come Forcina e Di Meglio che stanno facendo molto bene.

In due gare è più facile fare uscire tutto il potenziale a disposizione, e si hanno più probabilità di passare il turno, ma resta il fatto che avremmo degli accoppiamenti molto equilibrati”.

Per Di Giovanni sarà una sfida aperta ad ogni risultato, con due squadre a cui piace giocare al calcio senza limitarsi troppo.

Lei invece che partita prevede per Domenica, nel match clou con il Montespaccato?

“Il mister dice cose giuste, è impossibile smentirlo.

Io mi aspetto una bella gara sotto l’aspetto tecnico, perché ci sono tantissimi giocatori in grado di fare giocate importanti e decisive, ma noi dovremmo stare molto attenti anche all’assetto tattico, e su questo aspetto qui voglio grande attenzione.

Loro sono ancora imbattuti e questo fatto ci motiva molto e ci rende felici, perché sappiamo che abbiamo una grande occasione per poter riaprire i giochi”.

Allora per lei questa gara potrebbe dire molto per il futuro del girone?

“Se dovesse finire con una vittoria di una delle due squadre si, mentre è ovvio che con un pari cambierebbe poco anche se sarebbe il Play Eur ad avvicinarsi con molte probabilità.

In caso di un loro successo, andrebbero a +9, un distacco non incolmabile, però davvero difficile da recuperare, mentre se avessimo noi la meglio, allora si che si creerebbero i presupposti per una rimonta”.

Che impatto ha avuto con questa nuova realtà societaria?

“Io penso che quando si uniscono Presidenti e società non è mai facile far funzionare le cose e farle andare nel verso giusto, ma da quello che ho potuto osservare in questi mesi devo dire che questa teoria è stata ribaltata.

Ad oggi dico che qui c’è una grande solidità societaria e unione di intenti, e in più si sta facendo un ottimo lavoro anche sul settore giovanile, segno tangibile dei progetti a lungo termine che ci sono”.

Dall’alto della sua esperienza, lei che ha allenato anche in categorie superiori, che ne pensa della competitività di questo campionato di Promozione?

“Le prime tre, quattro squadre di ogni girone, quest’anno avrebbero potuto disputare un buon campionato di Eccellenza, perché hanno delle rose molto importanti, di esperienza e di qualità.

È ovvio che poi il livello scende sensibilmente se si analizzano le altre posizioni, anche se poi il grande impegno messo in campo da queste squadre, molte volte sopperisce questa differenza”.

Per Domenica tutti abili e arruolati?

“Per fortuna si, a parte Mencio che è già fuori da tre o quattro gare.

Dunque avrà l’imbarazzo della scelta?

“Diciamo che se perdiamo sarà colpa mia (ride)”

 

 

 

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