Pomezia, Gagliarducci scuote i suoi: “Fuori la rabbia: siate uomini, non signorine!”

Pomezia, Gagliarducci scuote i suoi: “Fuori la rabbia: siate uomini, non signorine!”

Inutile girarci intorno, quello del Pomezia è un momento delicatissimo.

Partita per “tritare” il campionato e, se possibile, far la voce grossa anche in Coppa Italia, la squadra rossoblu è incappata in una serie di sconfitte per spiegare le quali non è più sufficiente l’alibi degli errori arbitrali a sfavore né quello dei numerosi infortuni patiti.

Il ko di Ardea ha portato Baylon e compagni a quattro lunghezze dalle due battistrada ed ha concluso in maniera amarissima una settimana che si era aperta con lo scivolone casalingo contro il Morolo ed era proseguita con la sfortunata eliminazione subita ai Sedicesimi di Finale per mano dell’Astrea.

Un periodo nerissimo e che nessuno avrebbe potuto prevedere, tanto è vero che persino Cristiano Gagliarducci, tecnico la cui grinta e la cui capacità di metterci sempre la faccia nel bene e nel male sono proverbiali, due giorni fa aveva gettato la spugna.

Come tutti sanno, il “Vichingo” aveva deciso di farsi da parte dopo il derby perso al Mazzucchi, ma le sue dimissioni sono state immediatamente respinte al mittente da una società che crede fortemente nelle sue qualità.

Toccherà dunque all’ex allenatore di Cynthia, Lupa Castelli Romani ed Albalonga trovare la ricetta giusta per riavviare l’ingolfato motore del Pomezia.

Magari attraverso una nuova atletizzazione dei giocatori, visto che quella ideata dall’ormai ex preparatore atletico è stata giudicata erronea al punto da sostituire il professionista precedente, Javier Torrecillas, con Simone Colangeli.

Oltre ad immettere benzina nei muscoli e magari anche recuperare al più presto il fondamentale Tajarol in prima linea, servirà anche un atteggiamento diverso da parte della squadra.

A sostenerlo è chi può valutare meglio di tutti lo stato delle cose, Cristiano Gagliarducci.

 

Partiamo dalle assenze di Tajarol, Gamboni ed Ascenzi.

La squadra domenica è parsa priva di profondità nonostante l’impegno di Fanasca e Scacchetti.

“Non mi piace parlare degli assenti, ma Tajarol per noi è un giocatore fondamentale per mille motivi.

Ora è sulla strada del recupero, tornerà nel gruppo in settimana e vediamo se riusciremo a chiedergli un piccolo contributo per la gara di domenica prossima.

Per Gamboni invece ci vorrà ancora pazienza, da uno stiramento come il suo non si guarisce in una settimana…

Idem per Ascenzi, sarà fuori anche lui contro il Montespaccato”.

pomezia

Che cosa non ha funzionato contro il Team Nuova Florida?

“Ho sentito dire da qualcuno che ci hanno “ammazzati” nei novanta minuti, ma non è stato così.

Era una partita equilibrata, poi abbiamo preso un rigore da polli nel primo tempo e fatalmente ci siamo allungati nella ripresa per riprendere la partita.

E’ un periodo che gira così: perdiamo partite che non meriteremmo di perdere, ma al di là degli episodi ci sono motivi ben precisi…”.

Quali?

“E’ semplice: ora come ora facciamo una partita e poi ce ne servono cinque per recuperare.

Vuol dire che la preparazione non ha portato frutti e infatti abbiamo cambiato”.

Tu sei sempre stato un combattente, da giocatore e da allenatore.

Cosa deve tirar fuori il Pomezia in questo momento?

“La rabbia, non c’è altro modo per uscirne.

Oggi torniamo ad allenarci e negli occhi dei ragazzi devo vedere una squadra ferita ma vogliosa di reagire immediatamente.

In caso contrario, vorrebbe dire che ho sbagliato nella valutazione di questi giocatori e che non sono gli uomini che credevo fossero ma solo delle signorine…

E’ ora di svegliarsi e di metterci orgoglio e carattere”.

bizzaglia

Domenica ti abbiamo visto letteralmente mortificato al termine della partita.

“Io mi sento in colpa, specialmente nei confronti di Alessio Bizzaglia che mi ha dato tutto ciò che poteva darmi.

Sono onesto, adesso faccio fatica a guardarlo in faccia perchè merita ben altro”.

La società ha immediatamente respinto le dimissioni che avevi presentato.

Un attestato di fiducia fondamentale in un momento come questo, ma anche un segnale ben preciso nei confronti degli avversari.

“Sono orgoglioso della fiducia che mi mostrano ogni giorni tutti quanti, da Bizzaglia a Cerusico, passando per Coculo e Mezzina.

La società non ha mai fatto mancar nulla alla squadra, adesso dobbiamo fare il nostro”.

Quindi, battere il Montespaccato domenica prossima.

“Non devono esserci risultati diversi dalla vittoria, altrimenti vorrebbe dire che abbiamo solo rimandato l’epilogo”.

 

 

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