A cura di Edoardo D’Angelo
Nel calcio molto spesso i pronostici della vigilia vengono cancellati, perché fondamentalmente questo fantastico sport, e in particolar modo il mondo del settore giovanile è imprevedibile, e studiarlo a tavolino creando delle griglie di partenza diventa quasi impossibile. E questa analisi viene confermata dal Ponte di Nona. Nessuno, all’inizio della stagione, avrebbe mai ipotizzato, dopo 8 giornate, di vederla al secondo posto in classifica dietro la Spes Montesacro a sole due lunghezze di distanza. Sabato ci sarà proprio lo scontro diretto contro i bianconeri di Massimi, per un incontro interessante sotto tanti punti di vista. I biancorossi non sono una squadra che segna molto: in totale 14 reti. Ma al tempo stesso, hanno strutturato con il passare delle giornate una difesa arcigna che concede poco alle sue avversarie: 6 gol subiti, candidandosi la migliore proprio insieme alle Spes. I ragazzi di Migani sono reduci da 5 vittorie consecutive, un pareggio con l’Atletico Lodigiani e una sconfitta per 0-1 con la Spes Artiglio. A tal proposito abbiamo intercettato proprio mister Ivan Migani per farci analizzare in maniera più approfondita questo ottimo percorso fatto dai suoi calciatori fino a questo momento:
” Sinceramente non mi aspettavo questo avvio così prepotente, sapevo però che tra le mie mani avevo un buon gruppo per fare un ottimo campionato, per il nostro obiettivo ad inizio stagione che era la salvezza diretta. Inoltre stiamo facendo molto bene in un girone estremamente competitivo, ed equilibrato al tempo stesso. Con la nuova riforma delle retrocessioni credo fermamente che il campionato sarà molto complicato per qualsiasi squadra, soprattutto nel girone di ritorno, con tante compagini che vorranno fare punti per i raggiungere i propri obiettivi. Sto notando che ci sono tante squadre di qualità e altre invece che sono ben strutturate e impostate con un certo criterio, proprio per questo le gare sono quasi tutte livellate.
Per rimanere nelle zone nobili sarà determinante rimanere umili, alzando le nostre qualità e la nostra forza. Riconoscere il nostro passato, memori del fatto che sono anni che facciamo sacrifici per lottare anche con le squadre più blasonate del panorama laziale.
La squadra che mi ha maggiormente impressionato in termini di gioco è l’Atletico Lodigiani, che si esprime molto bene. Il giocare a calcio è sicuramente una fonte di crescita per i calciatori, però ritornando al discorso di prima, in un raggruppamento così ostico non sempre ti fa raggiungere un risultato positivo “.