Matteo Monteforte si è tolto la soddisfazione di realizzare la prima rete stagionale nel Campionato di Eccellenza.
Cresciuto nelle giovanili della Lazio, di cui è tifosissimo, l’attaccante classe ’93 è da anni uno dei talenti più luminosi del nostro calcio regionale.
Archiviata la soddisfazione di centrare il secondo salto di categoria della sua carriera con la maglia dell’Aprilia, in estate ha abbracciato il progetto della Vis Artena, ritrovando il tecnico Francesco Punzi, con cui anni fa condivise una più che proficua esperienza a Pomezia.
“Con il mister ho un rapporto bellissimo e lo ritengo uno degli allenatori più preparati in circolazione – confessa Monteforte – Quell’anno sfiorammo un’impresa con una squadra molto giovane.
Speriamo che il precedente sia di buon auspicio anche qui ad Artena”.
E se il buongiorno si vede dal mattino, in casa rossoverde si può guardare con fiducia al futuro dopo le polemiche legate alla collocazione del club nell’intricatissimo Girone A.
“Questa decisione ha preso alla sprovvista anche noi giocatori – conferma il mancino romano – Forse un piccolo sbilanciamento di forze tra i due raggruppamenti esiste, ma noi dobbiamo interessarci solo del campo senza pensare ad altro.
Le rivali più pericolose?
E’ un campionato molto livellato: tra quelle da tenere d’occhio direi Città di Ciampino, Cre.Cas., Ladispoli e Monti Cimini, ma non vorrei far torto a nessuno.
Ci siamo imposti di ragionare partita dopo partita, senza fissare obiettivi a lunga gittata, anche se siamo certamente una buona squadra.
Per noi è stato importante partire con il piede giusto in campionato, ma adesso dobbiamo archiviare il successo ai danni dell’Atletico Vescovio e pensare al match con la Lepanto, squadra in cui militano giocatori importanti e che conosco bene come Matteo Amico, Daniele Di Ludovico e Valerio Verdini e che si è rinforzata ulteriormente ingaggiando Christian Giuffrida”.
Prima però c’è da godersi la soddisfazione di aver timbrato la prima rete in assoluto della stagione.
“Credo sia stato uno dei gol più rapidi della storia di questo torneo – annuisce Monteforte – Erano passati circa trentasette secondi dal fischio d’inizio quando l’arbitro lo ha concesso e dopo una decina l’ho realizzato.
Fare gol è sempre un’emozione ed è ancora maggiore quando la tua rete contribuisce al successo della squadra”.
Una volta, in Serie A c’era chi regalava mille bottiglie di vino al primo marcatore del torneo.
“Qui non si usa purtroppo, anzi temo che mi toccherà offrire il rinfresco ai miei compagni di squadra – ride di gusto l’attaccante – Lo farò con grande piacere ed a loro tutti dedico questa piccola soddisfazione.
Il gol in sé lo dedico invece a mia nipote Sofia, di cui sono follemente innamorato”.
