COPPA ITALIA DI PROMOZIONE/QUELLA VOLTA CHE: STORIE, INTRECCI, CORSI & RICORSI

COPPA ITALIA DI PROMOZIONE/QUELLA VOLTA CHE: STORIE, INTRECCI, CORSI & RICORSI

Quella che andrà in scena sabato 14 maggio presso lo stadio Fausto Cecconi di Monterotondo sarà la quattordicesima edizione della Coppa Italia di Promozione.

Dal maggio del 2002 ad oggi la manifestazione ha regalato innumerevoli suggestioni, spunti ed emozioni agli appassionati del nostro calcio dilettante.

I precedenti hanno arriso in prevalenza alle formazioni della provincia di Roma, che hanno alzato il trofeo in ben dieci occasioni.

Un successo per parte lo hanno vissuto invece rappresentanti reatine, ciociare e pontine, mentre i club viterbesi sono ancora a secco di vittorie.

A cinque squadre, tutte appartenenti alla provincia della Capitale, è invece riuscito il double, ossia l’impresa di centrare nella stessa annata l’accoppiata coppa-campionato.

Nella fattispecie parliamo di Santa Maria delle Mole, Divino Amore, Cavese, San Cesareo e Futbolclub.

La prima ad imporsi, nella primavera del 2002, fu proprio il Santa Maria delle Mole dei presidenti Armando De Simone ed Enzo Bazzucchi e del tecnico Marcello Pozzi.

marcello pozzi

I castellani, forti di una squadra che nel reparto avanzato sfoggiava un tandem decisamente ben assortito, composto da Marcello Scolaro e Daniele Pietrobono, dominarono il Girone C ed in finale non fecero sconti alla sorprendente Romana Gas di Pino Porcelli che, pur sconfitta, acquisì comunque il diritto a partecipare al successivo Campionato di Eccellenza.

L’anno successivo a festeggiare fu invece il Castel Madama del presidente Michelangelo Testa e del tecnico Gianfranco Ricci.

I tiburtini, guidati dal talento di quella strepitosa coppia-gol formata da Pieroni e dall’argentino Chafer (successivamente idolo ad Isola del Liri, ndr), superarono in finale il Borgo Flora.

MOSCIATTI

Il double tornò di moda nella stagione 2003/04, quando il Castel di Leva Divino Amore, anch’esso trionfatore nel Girone C superò in finale il Forte Aurelio di Luciano Monza e del bomber Jacopo Venturini che in quella stagione aveva dato vita ad uno splendido duello in campionato con il Santa Marinella di Vincenzo Ceripa ed il Fregene di Ermanno Fasciani.

L’alloro cinse la testa del tecnico Neno Mosciatti e di una squadra nella quale cominciava a brillare l’astro nascente Alessandro Spaziani, vero specialista del trofeo come vedremo in seguito.

La primavera del 2005 fu invece dolcissima per il Gaeta, guidato in panchina da uno dei più fulgidi talenti della storia calcistica biancorossa, Mario Caneschi.

I sudpontini superarono nella finalissima dello stadio Flaminio il Boville Ernica.

Una curiosità: la squadra ciociara era stata allestita dal grande e compianto Antonio Fragasso, che anni dopo avrebbe legato il proprio nome proprio al Gaeta e venuto a mancare esattamente dodici mesi fa.

fragasso gaeta

Sullo stesso terreno di gioco un anno dopo arrivò invece il trionfo della Diana Nemi (unica squadra capace di qualificarsi in due occasioni per l’atto conclusivo).

L’undici di Aldo Salerno ebbe la meglio grazie alla lotteria dei rigori dell’Acilia in cui militava quel Peppe Milazzo che la stagione successiva in Eccellenza avrebbe vestito proprio la maglia dei castellani di patron Giacinto Bertucci.

Il 2007 fu invece l’anno del Tor Sapienza.

Nell’insolita cornice del Comunale di Santa Marinella i gialloverdi di Diego Leone, trascinati da un sontuoso Manolo D’Ambrogi, batterono all’inglese il Montefiascone di Marco Scorsini.

La stagione successiva rappresentò invece un unicum con l’unificazione dei trofei di Eccellenza e Promozione ed il clamoroso successo del Palestrina di Marco Ippoliti, squadra appartenente al torneo cadetto, che nella finalissima di Anagni battè il Formia detentore del trofeo grazie ad un guizzo di Stefano Tajarol.

ippoliti

Nei due anni successivi le vincitrici del trofeo centrarono nuovamente l’accoppiata.

Prima fu il turno della Cavese (che giusto domenica scorsa ha festeggiato il ritorno in categoria dopo qualche stagione di purgatorio nelle serie inferiori) che a Zagarolo sconfisse la Diana Nemi, mentre dodici mesi dopo un ex dello stesso Zagarolo, Manrico Berti, guidò il San Cesareo alla conquista della coppa, piegando il Roccasecca.

Un anno dopo il trofeo trovò nuova dimora nella bacheca di un club poco distante.

A fare festa nella finalissima di Guidonia fu infatti il Colleferro di Enrico Baiocco che ebbe ragione, al termine di una gara tiratissima, del Sabinia, tornando così nell’elite del calcio regionale ad un solo anno di distanza dall’amara retrocessione precedente.

baiocco

 

La stagione 2011/12 fu invece vero e proprio terreno di caccia per i sabini: a gennaio il Rieti di Fabrizio Paris alzava al Salaria Sport Village la Coppa Italia di Eccellenza, mentre a maggio il Centro Italia di Costantino Fabiani, ex fedelissimo di Pirozzi in mille battaglie sui campi di Eccellenza e Serie D, battendo il Sermoneta si aggiudicava quella di Promozione.

L’annata seguente fu di contro a forti tinte orange: il Futbolclub di Centioni e Sancricca, già impostosi in un girone, il solito, temibilissimo C, che in quella stagione annoverava nomi quali Atletico Torbellamonaca Zagarolo, Ciampino, Serpentara, Cre.Cas. e Città di Ciampino, mise la propria firma anche sulla Coppa Italia, vinta a Frascati contro la Semprevisa di Centra.

spaziani futbol club

In quella formidabile squadra militavano, tra gli altri, due ragazzi che sabato prossimo si guarderanno negli occhi da avversari: il solito, intramontabile, Spaziani e quel Simone Scerrati che pochi mesi dopo quel successo firmò una clamorosa e probabilmente irripetibile tripletta nella finalissima di Coppa Italia di Eccellenza, regalando all’Empolitana di Amici un incredibile trionfo sulla favoritissima Viterbese Castrense di Solimina.

Nella primavera del 2014 si giocò invece un derby in finale e ad aggiudicarselo fu il Cre.Cas. di Fabio Gentili che al Fausto Cecconi di Monterotondo domò al termine di un match ricco di gol il Guidonia di Ottavio Insogna.

crecas coppa italia promozione

 

 

 

Particolare fu invece l’esito della scorsa manifestazione che sancì il successo in finale dell’Alatri, che superò il generoso Palocco, ma non potè tornare in Eccellenza a causa dell’illecito sportivo ordito secondo gli inquirenti attraverso Facebook nel marzo del 2013 dall’ex tecnico Gerli e dall’ex direttore sportivo verderosa Faustini e che compromise, da regolamento, ogni speranza di ripescaggio.