FERRETTI: “LA RICETTA PER VINCERE? TESTA, LAVORO ED UN PIZZICO DI FORTUNA”

FERRETTI: “LA RICETTA PER VINCERE? TESTA, LAVORO ED UN PIZZICO DI FORTUNA”

Missione compiuta: il dato è stato aggiornato.

Con il successo di misura di domenica scorsa ai danni del Rocca Priora sono diventate quattro le vittorie consecutive del Trastevere.

In più c’è l’inviolabilità della porta difesa da Mostarda che, dopo i problemi fisici di Roberti, si sta rivelando molto più affidabile di quanto non fosse inizialmente richiesto ad un portiere ingaggiato per coprire le spalle all’ex numero uno di Guidonia e Fregene.

Segnali confortanti che certificano il momento dei romani.

Marco “Lupo” Ferretti sa che stiamo entrando nella fase decisiva del torneo e lo scontro diretto di domenica contro la Vjs Velletri Flora, una delle quattro sorelle lanciate all’inseguimento della lepre Serpentara, potrebbe dare all’ex tecnico del Città di Cerveteri ulteriori risposte.

 

Ferretti, quattro vittorie senza incassare gol significano che avete trovato l’agognata quadratura del cerchio?

“Diciamo di sì.

Fino a poche settimane fa abbiamo dovuto giocare senza tre, quattro, a volte anche cinque giocatori.

Contro la capolista siamo scesi in campo in condizioni di pura emergenza, schierando gente fuori ruolo.

Adesso abbiamo recuperato quasi tutti gli infortunati ed i risultati si vedono”.

Spesso abbiamo abbinato la vostra ritrovata solidità difensiva all’arrivo di Carnevali.

“Il suo innesto è stato molto importante, perchè l’assenza di Fabrizio Cioffi si faceva sentire.

Tiziano è un giocatore esperto, carismatico, ci sta dando una grossa mano”.

Fate parte di un piccolo plotone a quota 41 punti insieme a Velletri, Cre.Cas. e Vis Subiaco.

Quale di queste teme di più?

“Sulla carta sono tutte avversarie temibili.

La Vis Subiaco l’ho affrontata e mi ha fatto una buona impressione, mentre la Vis Velletri avrò modo di vederla domenica dal vivo.

Il Cre.Cas. dispone di alcuni ottimi giocatori.

Insomma, sono tutte formazioni valide ed attrezzate a giocarsi il successo finale”.

A suo giudizio, è ancora possibile l’inserimento di altre squadre, come il Città di Ciampino ad esempio?

“Se devo essere onesto, mi aspettavo qualcosina in più da parte loro e del Guidonia.

Nel calcio tutto è possibile, però hanno troppe squadre davanti e dovrebbero tutte avere un calo.

Francamente mi sembrerebbe strano…”.

Dica la verità: si può ancora riprendere il Serpentara o è meglio dedicarsi al consolidamento del piazzamento play-off?

“Noi ci crediamo, anche se otto punti sono tanti e lo scontro diretto lo abbiamo già giocato e perduto.

Chiaramente per raggiungerli dovrebbero avere un calo e noi dovremo esser bravi ad approfittarne”.

Ipotizzando invece che chiuderete il vostro campionato raggiungendo i play-off, secondo lei ad un appuntamento come quello è preferibile arrivarci con la tensione nervosa di un lungo duello con le altre oppure con la serenità di averlo raggiunto già da qualche settimana?

“Preferisco la prima opzione, perchè la giusta tensione mentale aiuta la testa e noi dobbiamo ancora crescere sotto questo profilo.

Intanto però vogliamo provare a riprendere il Serpentara”.

Chiamato in causa dopo i problemi di Roberti, Mostarda sta rispondendo molto bene.

“Mostarda mi ha sorpreso molto.

Lui era stato chiamato per fare il dodicesimo, ma si sta dimostrando un portiere affidabilissimo.

Sono molto contento di lui”.

Come sta Roberti?

“Credo sia pronto a tornare in campo.

Sarà convocato questa domenica o, al massimo, per la partita della prossima settimana a La Rustica.

Da domenica prossima avremo solo problemi di abbondanza e qualcuno dovrà purtroppo essere spedito in tribuna.

Mancherà solo Lanciano, un ragazzo del ’95 alle prese con una mononucleosi in via di guarigione per fortuna”.

Tra le note liete il rendimento degli attaccanti.

Pirillo è già andato a segno diciotto volte.

“Lui, Montepaone e Cianfanelli sono tre grandi attaccanti.

Buona parte del merito va però anche al lavoro del resto della squadra che sa supportarli a dovere”.

Lei nella passata stagione stravinse il Girone A di Promozione, mentre ora è alle prese con le insidie del Girone C.

A suo giudizio, quale dei due è più competitivo?

“Senza dubbio il C, che è il più complicato dei quattro.

Di questi tempi, lo scorso anno il mio Cerveteri era già in fuga con la Compagnia Portuale, mentre ora è piena bagarre”.

Su cosa deve operare il Trastevere per arrivare a dama?

“Servono più componenti.

Per prima cosa massima concentrazione e lavoro.

Oltre a questo, servirà anche un pizzico di fortuna.

Sono nel calcio da troppi anni per nascondermi dietro un dito: per vincere un campionato non basta avere una rosa attrezzata e competitiva, ma serve anche la buona sorte”.

Secondo lei, il Trastevere è già pronto per affrontare il salto di categoria?

“Dico di sì.

La nostra è una società da Serie A per organizzazione.

I presidenti ed il direttore Calce non ci fanno mancare mai nulla.

Chiaramente se dovessimo centrare un certo traguardo, qualcosa dovrà essere modificata.

Comunque, c’è tempo per pensarci…”.