Il 3 giugno al Salone d’Onore del CONI il Memorial “Vincenzo Orlandini 2025” organizzato dalla sezione AIA Roma 1 “Generoso Dattilo”

Il 3 giugno al Salone d’Onore del CONI il Memorial “Vincenzo Orlandini 2025” organizzato dalla sezione AIA Roma 1 “Generoso Dattilo”

Il Memorial Orlandini 2025 che si terrà il 3 giugno al Salone d’Onore del Coni, ha fatto – come quello tenutosi nel 2019 – un ulteriore upgrade rispetto alla tradizione aprendo la partecipazione all’evento anche a tutte quelle componenti del mondo del calcio (Leghe, Federazioni, Istituzioni, Media) che concorrono ogni giorno a creare attorno a questo sport la giusta sensibilizzazione utile a dare un nuovo messaggio: quello di essere diversi nei ruoli ( Arbitri, Calciatori, Allenatori, Dirigenti Sportivi) ma uguali nella passione verso questa disciplina.

La sezione di Roma “Generoso Dattilo” dell’Associazione Italiana Arbitri, è una delle 207 Sezioni italiane che opera a livello territoriale per formare gli arbitri provenienti dalla città di Roma (insieme a quella Roma 2 e Ostia).  Essa conta ad oggi al suo attivo oltre 700 associati.

Storicamente, da qualche anno con cadenza biennale, al termine della stagione sportiva, la Sezione, guidata oggi dal Presidente Daniele Doveri, organizza un evento dedicato agli associati (arbitri, assistenti, osservatori arbitrali e dirigenti appartenenti alla Sezione stessa e rappresentanti le discipline del Calcio, del Futsal e del Beach Soccer) che si sono maggiormente distinti – ad ogni livello – nello svolgimento della loro attività tecnica e associativa.

L’evento, denominato Memorial “Vincenzo Orlandini”, prende il nome da uno degli arbitri più illustri nella storia dell’AIA e della Sezione stessa. Nel corso degli anni, a questo prestigioso premio, riconosciuto come premio nazionale, se ne sono affiancati altri che vedono premiati anche gli associati e le associate che operano a partire dalle categorie provinciali e regionali. Quest’anno, in particolare, verranno assegnati 26 premi, a 27 associati.

Far conoscere l’associazione partendo dalla sua base è uno dei tanti modi per sostenere il concetto che il rapporto sano tra il mondo degli arbitri e il mondo del calcio non è solo un fattore di miglioramento della qualità del gioco, ma anche una questione di rispetto reciproco e di promozione dei valori sportivi. Solo attraverso un dialogo costante, una maggiore educazione e un cambiamento culturale, si può sperare di creare un ambiente calcistico più sereno e più giusto per tutti gli attori coinvolti. In definitiva, il rispetto e la comprensione reciproca tra arbitri e calciatori sono fondamentali per il futuro del calcio, non solo a livello professionistico, ma anche a livello di base, dove la passione per il gioco deve sempre essere accompagnata dalla consapevolezza che il calcio è un gioco di squadra anche fuori dal campo.