MANCINI: “LA PRO CISTERNA AL COMPLETO VALE IL SECONDO POSTO”

MANCINI: “LA PRO CISTERNA AL COMPLETO VALE IL SECONDO POSTO”

Quando gente come lui, Ippoliti, Incitti e Dama arrivarono a Cisterna a metà dello scorso mese di dicembre, la situazione era oggetivamente complicata per i pontini.

La squadra aveva totalizzato solo sei punti nelle prime quattordici uscite ed aveva un distacco di sei lunghezze dal penultimo posto.

Ora gli orizzonti biancazzurri sono notevolemente cambiati.

La squadra del tecnico Venturi è stata protagonista di una grande rimonta e adesso può credere alla salvezza diretta, senza che nessuno si volti dall’altra parte e si avviti l’indice intorno alla tempia di fronte ad una simile eventualità.

Il “lui” in questione è Mirko Mancini, uno di quelli che quando decide di parlare ci si dovrebbe sempre mettere sull’attenti ed ascoltare, non foss’altro perchè ha un’esperienza di calcio che in pochi possono vantare in questa regione.

Il bello è che lui questo bagaglio non te lo fa pesare e ti rendi conto che probabilmente la vera forza di un giocatore sta tutta lì, nell’umiltà che si riesce a mentenere intatta nonostante i traguardi raggiunti.

 

Mancini, nelle ultime sei partite avete fatto sempre bottino pieno, con la sola eccezione di Lariano.

“Stiamo attraversando un periodo positivo, però non possiamo distrarci.

Quando giochi per la salvezza e parti da una situazione difficile come era la nostra a dicembre, c’è sempre un pizzico di affanno, perchè non puoi permetterti di sbagliare.

Ora le cose vanno meglio e va dato atto alla società di aver scelto bene i rinforzi invernali per metterli accanto a quei tre, quattro giocatori importanti già presenti in organico”.

Ad inizio torneo si è detto spesso che patron Capitani aveva un po’ trascurato la squadra per dedicarsi alla nuova avventura in terra di Sardegna…

“Parlo per la mia esperienza e dico che il presidente viene quasi ogni martedi al campo per farci sentire la sua presenza.

Lui è una persona umorale, come tutti gli imprenditori che investono nel calcio.

Quando arrivano i risultati è contento, mentre quando le cose non vanno per il verso giusto, si arrabbia.

Tutto nella norma, comunque”.

Avete conquistato ventidue punti nelle ultime tredici partite.

Ora la salvezza diretta non è più un miraggio.

“Adesso la squadra è di tutto rispetto, anzi credo che, se fossimo partiti con questa rosa ed avessimo sempre avuto tutti gli elementi a disposizione, ce la saremmo giocata per il secondo posto.

Non penso di dire un’eresia se valuto l’organico attuale sullo stesso piano di quello di chi è in lizza per i play-off.

Purtroppo siamo stati raramente al completo e in alcune occasioni, soprattutto in trasferta, siamo stati traditi dall’ansia di fare punti a tutti i costi”.

Che personaggio è Venturi?

“E’ una persona fantastica, oltre ad essere un allenatore preparato.

E’ un tecnico in grado di dare alla squadra quel quid in più che ti spinge ad andare oltre per seguire le sue indicazioni”.

E’ vero che l’aveva cercata anche ad inizio stagione?

“Sì, ma la cosa non si concretizzò per vari motivi.

Poi mi ha cercato nuovamente con insistenza e dopo la famosa rottura con il Colleferro ho scelto di accettare la sua corte serrata con grande soddisfazione e senza esitazioni”.

Domenica prossima la “sua” Lupa Castelli Romani potrebbe già festeggiare la vittoria finale.

Sia sincero, esiste un pizzico di rimpianto per non essere lì ora?

“Faccio una premessa: sono molto legato ai miei ex compagni, con alcuni di loro nella passata stagione fummo artefici di una rimonta importante in D con la maglia del Cynthia.

In quella squadra c’è gente favolosa a cui voglio bene ed il rimpianto è quello di non poter ancora condividere lo spogliatoio con loro.

Poi ci sono discorsi di dignità che vanno oltre i sentimenti.

Detto questo, aggiungo pure che un’eventuale salvezza con la Pro Cisterna equivarrebbe al successo della Lupa Castelli Romani per me”.

Lei ha avuto modo di cimentarsi su palcoscenici ben diversi da questo ed ha vinto molto nella sua carriera.

Cambia qualcosa nella testa di un giocatore abituato a giocare per vincere, quando viene chiamato per centrare una salvezza?

“Se dicessi di no, sarei un bugiardo.

Le pressioni esistono anche quando sei primo e devi cercare di tenere a bada le squadre che ti inseguono, però sono pressioni diverse da quelle che devi sostenere quando sai di non poterti permettere errori, come accade nel caso della Pro Cisterna.

In entrambi i casi, tuttavia, bisogna concentrarsi sull’obiettivo e provare a centrarlo”.

Come ricordava in precedenza, dopo l’addio alla Lupa lei è stato ad un passo dal Colleferro.

Chi vede in pole per la conquista del secondo posto tra i rossoneri e l’Albalonga?

“Ritengo che se la giocheranno fino alla fine.

Chiaro che il Colleferro ha gettato alle ortiche un vantaggio di nove punti e di questo può risentirne sotto l’aspetto psicologico.

Inoltre, la gestione dell’esonero di mister Baiocco non l’ho trovata proprio ideale”.

Il presidente Talone ha dichiarato che sono stati i giocatori a voltare le spalle al proprio tecnico, giocando al di sotto delle loro possibilità.

“I giocatori sono consapevoli per conto loro di avere delle responsabilità, però gettare la croce su di loro e basta mi sembra troppo.

Da calciatore vi garantisco che non esiste nessuno che decida di arrivare terzo anzichè secondo per fare un dispetto a qualcuno.

Sarebbe come quel marito che si taglia gli attributi per fare un dispetto alla moglie.

Molto semplicemente penso che qualcuno voleva mandar via Baiocco ed abbia trovato una scusa per farlo”.

A proposito, domenica affronterete la squadra che domenica scorsa ha dato un’altra delusione al Colleferro.

Si aspetta una Vis Artena sazia?

“Può darsi che siano appagati, ma può anche darsi che la vittoria nel derby li abbia caricati ulteriormente.

Quel che è certo è che saranno più spensierati di noi.

E’ come quando vai a giocare a calcetto con gli amici e ti vengono giocate che di solito non ti riescono mai.

La differenza tra le due squadre in questo momento può essere riassunta così.

Davanti hanno giocatori importanti e dovremo prestare molta attenzione.

Tuttavia, aggiungo pure che, se facciamo il Cisterna, possiamo uscire da Artena con un risultato positivo”.

Per il futuro che programmi o ambizioni ha Mirko Mancini?

“Ho imparato ad affrontare la vita passo dopo passo, senza fare voli pindarici.

Adesso voglio solo pensare a salvare la Pro Cisterna e a dare le giuste soddisfazioni a chi mi ha voluto qui.

L’anno prossimo vedremo cosa accadrà…”.